Passi chiusi, attesa per il ricorso al Tar

L’invito è chiaro e anche perentorio: «Aspettate la sentenza del Tribunale amministrativo regionale prima di prendere decisioni». Sono le parole di Osvaldo Finazzer, albergatore e coordinatore dei 78 esercenti (623 dipendenti) dei passi Dolomitici che hanno presentato ricorso contro la chiusura estiva al transito dei veicoli proprio sui leggendari Passi Pordoi, Sella, Gardena, Campolongo con l’estensione a Falzarego, Giau e Fedaia. Il 14 novembre è prevista la sentenza del Tar. Dovrà pronunciarsi in merito ai «Green Days» promossi dalle Provincia di Trento e Bolzano nei mercoledì di luglio e agosto. Nove giornate nelle quali alle auto è stato impedito il passaggio a favore di una mobilità sostenibile. Ma prima di quella sentenza, le due province decideranno se proseguire, ampliare o concludere (ipotesi meno probabile) con la chiusura dei passi.

Il motivo del contendere è chiarissimo: gli esercenti dicono di aver avuto un crollo nei ricavi nei giorni di chiusura: «fino al 40 per cento in meno» racconta l’albergatore di Canazei che aggiunge: «i nove “green days” sono stati «un flop di presenze». «Le due province - dice Finazzer - abbiano la pazienza di aspettare nel prendere le decisioni a riguardo dopo che il nostro ricorso sarà discusso» e aggiunge: «Magari dovrebbero attendere fino alla sentenza del Consiglio di Stato se fosse il caso...».

Finita l’estate, non sono finite le polemiche ed ecco scoppiare la guerra delle cifre (o meglio del loro «peso»). La province di Trento e di Bolzano avevano annunciato che avrebbero dato le cifre dei passaggi dei «green days» ma ancora non sono stati resi noti. I numeri invece li snocciola Osvaldo Finazzer che ha presentato il ricorso insieme ai propri legali i quali sottolineano come il «recupero» degli incassi nei giorni di chiusura avvenga solo dopo le 16, ora in cui le strade riaprono al traffico veicolare. Ecco alcuni numeri: il 4 luglio, primo giorno di chiusura dei passi sono saliti al Passo Sella 1.237 ciclisti, 5 auto e 2 moto; l’11 luglio 1.130 ciclisti, 78 auto, 6 moto. Il terzo mercoledì, 18 luglio, 1.279 ciclisti, 23 macchine e 2 moto.

Mercoledì 28 luglio 878 bici; le auto sono state invece 43 e 5 le moto. Il primo mercoledì di agosto, i ciclisti sono stati 1.268, 41 gli autoveicoli e 9 le auto. Il secondo mercoledì di agosto, l’8, gli appassionati delle due ruote sono stati 1.243; 37 le auto, solo una moto. A Ferragosto solo una moto, 40 le macchine, 1.076 i ciclisti; il 23 agosto 1.037 i corridori, 43 le auto, nessuna moto. Il 30 agosto, 862 ciclisti, 58 auto e 7 moto. A questi passaggi vanno aggiunti quelli dei 117 pullman navetta che secondo il Comitato erano «spesso vuoti».

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