Cavalese, raccordo viario contestato

Non certo un happy hour, il Consiglio comunale tenutosi giovedì: la squadra della minoranza, attraverso una serie di puntigliose interrogazioni, ha sollevato un acceso dibattito per quanto riguarda viabilità, uso del verde urbano e partecipazione nel consiglio, che ha a tratti spazientito la maggioranza e ha soprattutto fatto scivolare in secondo piano l’approvazione del documento unico di programmazione preliminare, riportante i lavori e le risorse progettate per il prossimo triennio.
 
Pomo della discordia maggiore, è proprio stato uno dei previsti avori straordinari sulla viabilità a Cavalese. Si è parlato infatti del progettopreliminare del nuovo raccordo tra via Lagorai e via Marco. L'amministrazione prevede di trasformare quella strettoia con sovrappasso che divide il parco della Pieve con i parcheggi antistanti la stazione degli autobus in un raccordo in grado di collegare la strada di accesso alla fondovalle, lungo via Marco, passando accanto allo stadio del ghiaccio, alla zona Stazione e direttamente alla statale delle Dolomiti, allargando e prevedendo una serie di scavi lungo il limitare del parco della Pieve. 
 
Un già inalberato avvocato Beppe Pontrelli ha commentato: «Avessi almeno potuto consultare il progetto per come pensato dai tecnici incaricati, sarebbe stato possibile un confronto, ma dati i tempi troppo ristretti di questo consiglio e l’indisponibilità degli incartamenti, sembra si voglia sopprimere ancor di più la voce di questa minoranza. Tornando a noi, credo che prevedere una rampa in quella zona poco battuta dal sole, chiusa tra il parco, che mi auguro venga toccato poco e la stazione che richiede i propri spazi, la trovo una decisione azzardata e pericolosa per la viabilità. Pensiamoci bene».
 
Il consigliere delegato all'Urbanistica Mansueto Vanzo, che ha relazionato sul progetto, ha ribattuto: «Il lavoro è stato ampiamente studiato dal gruppo di consulenti che abbiamo interpellato, ed è emersa prioritaria l’esigenza di lavorare attivamente su un progetto definitivo per smarcare la zona centrale di Cavalese dal traffico, sempre molto intenso sia in stagione che fuori».
 
Battagliera, ha incalzato Bruna Dalpalù: «Torniamo alla questione viabilità, ed è implicito dai vostri discorsi che parliamo della chiusura di via Bronzetti. Perchè non parlare chiaro e discutere del fatto che tale chiusura sta creando problemi enormi in termini di traffico per la zona di via Pizzegoda? Crediamo che un lavoro di questo tipo dal lato opposto del paese possa solo aiutare la congestione e la pericolosità della situazione? Da un lato l’esigenza di migliorare e potenziare l’anello di accesso all’abitato di Cavalese, dall’altra la recriminazione di non mettere questo entusiasmo per la chiusura di 500 metri anche negli altri progetti di urbanistica ed edilizia pubblica del capoluogo, preso dalla ricostruzione del teatro comunale, del difficile rapporto con l’ospedale di Fiemme, e la progettazione di nuove zone a parcheggio al limitare del paese».
 
Uno scontro che ha spinto all’approvazione quasi per sfinimento anche della ricognizione delle aziende a partecipazione comunale, a cui tutti i comuni sono chiamati ad ottemperare entro il 30 settembre e alla concessione delle due deroghe richieste: una, appunto per avviare la progettazione di questa nuova riorganizzazione della viabilità all’incrocio accanto alla Pieve, e l’altra, per la costruzione di un parcheggio interrato in località Marco di un privato.

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