Mondiali junior in 500 allo start

di Francesca Degasper

Mancano 507 giorni, eppure il 19 febbraio 2019 sembra essere già alle porte: la macchina organizzativa è in moto, l’entusiasmo è alle stelle, le paure sono poche e le aspettative sono tante con un esercito di volontari mobilitati.

«La Val di Fassa aspettava da anni un evento così importante: ora che ce l’abbiamo sapremo gestirlo e sapremo fare bene» è la frase che un po’ accumuna tutti i protagonisti, dagli assessori provinciali al presidente e direttore Apt, dal presidente Fis al project menager dell’evento. L’evento con la E maiuscola, presentato in pompa magna a un affollato cinema di Canazei martedì pomeriggio, è il mondale Fis Junior di sci alpino: mondiali junior firmati Val di Fassa, e per la valle questo non sarà solo un importante appuntamento sportivo, ma un’ opportunità per dimostrare e mostrare.
Dimostrare capacità organizzative, tecniche, manageriali, e per mostrare tutto un ambiente impeccabile nella sua veste turistica più bella e perfetta, fatta di possibilità di praticare sport, di godere di un ambiente unico per la bellezza, di scoprire particolarità culturali e tradizionali.

Al cancelletto di partenza delle piste sedi di gare, la «Volata» al Passo San Pellegrino, nella skiarea Col Margherita e la pista Aloch di Pozza, Dolomiti e sci ben si sposeranno. Essendo i Campionati del mondo junior la competizione più importante per gli atleti tra i 16 e i 20 anni, sono praticamente il campo di prova dei futuri protagonisti di Coppa del Mondo.
La local mission è quella di presentare al mondo una valle in grado di offrire i massimi standard nella qualità della vita, dell’istruzione, di infrastrutture moderne, una cultura dello sport e del benessere che combina armonicamente natura, tradizione e innovazione.

Una spumeggiante Barbara Pedrotti ha condotto la serata dribblando tra sport, turismo, prospettive e sogni. Sul palco con lei gli atleti di casa, Christian Deville, Federico Liberatore, Davide Da Villa, Giorgia Felicetti e Caterina Carpano: esempi per chi lo sport lo fa e anche per chi solo lo guarda, perché a volte i sogni si avverano, perché se la vita non regala niente, la passione e l’impegno sì.

Sulle poltrone del palco si sono secceduti i protagonisti dell’organizzazione e della gestione di questi mondiali: l’assessore Michele Dallapiccola non ha dubbi che gli eventi sportivi siano una risorsa per il turismo, e questo ne giustifica gli ingenti investimenti supportati «dalla consapevolezza di quanto il Trentino già abbia saputo dimostrare», non da ultimo conle tappe del Giro d’Italia, le sinergie capaci di mettere in gioco i le migliori strategie per rendere l’investimento un buon investimento anche per il futuro. Anche perchè, si è detto ancor martedì, i mondiali 2019 non saranno un punto di arrivo, dimostrare di saper fare e saper fare bene può essere la carta da giocare per una futura assegnazione di una gara di coppa del Mondo o delle Olimpiadi.

Riflessione tanto del presidente Fisi Flavio Roda che dell’assessore Tiziano Mellarini che aggiunge: «Elevata professionalità ed elevata qualità è quanto offre il Trentino». Dei campionati mondiali junior 2019 già si parla su Facebook, già è in rete il sito ufficile, già se ne studiano app, visibilità, potenzialità. Un evento che sarà mediatico e che attraverso la multicanalità risponderà aali nuovi modi di fruire lo sport. Ma la festa e le emozioni non saranno solo virtuali: in tutta la valle, sui parterre, tra gli organizzatori e i volontari (se ne prevedono almeno 500), tutto avrà i colori della festa e il calore dei lati più belli dello sport, dell’amicizia, dell’incontro multiculturale, della forza che porta avincere o almeno a provarci ancora. Il comitato organizzatore, presieduto da Davide Moser, ha tempo di organizzare tutto al meglio. E Neif, così si chiama la mascotte, già c’è. Sperando che ci sia anche la neve.

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