Il nome corretto è Passo Carezza ma la Provincia insiste con Costalunga

Il consigliere regionale ladino Beppe Detomas ha chiesto spiegazioni sul presunto «errore» commesso dal Servizio strade della Provincia che ha riportato sulla cartellonistica il nome di «Passo di Costalunga» anziché di «Passo Carezza» corrispondente al toponimo ladino Jouf de Ciareja. Detomas, nel question time che si è svolto l’altro giorno in consiglio provinciale, ha voluto sapere se si è trattato di una scelta consapevole «e contrastante col Repertorio dei Toponimi Ladini che occorrerebbe invece rispettare, oppure di un semplice errore».
 
Nella sua risposta, il presidente Ugo Rossi ha precisato che da un punto di vista dell’esposizione della cartellonistica, il nome in lingua italiana è solitamente preceduto dal toponimo ladino. «Qui però si tratta di capire qual è l’indicazione migliore ai fini della riconoscibilità della strada o del luogo. E il fatto che il Passo di Costalunga sia sempre stato chiamato così rende probabilmente questa denominazione più riconoscibile. Peraltro gli uffici hanno fatto pervenire altre indicazioni, da cui emergerebbe l’esigenza di utilizzare il nome “Passo Carezza” come traduzione dal toponimo ladino». 
 
Detomas, nella replica, ha riconosciuto che possa generare confusione conciliare la toponomastica ladina con quella più invalsa come nel caso del Passo di Costalunga. A suo avviso però anche Passo Carezza non è una denominazione nuova. Il problema vero riguarda i Gps che riportano la dizione Passo di Costalunga ma che vengono aggiornati ogni due anni. Questa segnalazione - ha concluso Detomas - viene dagli uffici turistici della val di Fassa che hanno sollecitato la Provincia a rivedere la denominazione. Urge quindi una scelta da comunicare all’Anas e alle autorità cui si riferisce anche chi gestisce i Gps».
 
A dare autorevole avallo alla replica di Detomas, è il direttore dell’Istituto Culturale Ladino Fabio Chiocchetti, che a sua volta cita un’ accuratissima e corposissima ricerca svolta ad hoc da padre Frumenzio Ghetta: «Da questo studio emerge come Passo Carezza sia il nome più appropriato del passo fin dal 1500 e già in lingua italiana - spiega Chiocchetti -. La dizione Passo di Costalunga è entrato in uso molto tardi, alla fine dell’800, come un errore di lettura della topografia: Costalunga non è il passo, ma un bosco che sta a lato, sul versante Latemar». Errore che peraltro il Comune di Vigo, proprio in base alle risultanze del lavoro di padre Frumentio, provvide a correggere: «Fu assunta una delibera - continua Chiocchetti - nella quale si stabilì che il toponimo italiano corretto è Passo Carezza: Passo Costalunga è una variante subordinata, tollerata ma secondaria».
 
L’Istituto Ladino, quindi, sulla base della determinazione del Comune di Vigo, nel Repertorio dei toponimi della val di Fassa - diventato legge - ha inserito come ufficiale la dizione Passo Carezza pur indicando l’esistenza della variante Passo Costalunga. Stando però alla risposta data da Rossi a Detomas, la Provincia ha scelto di perseverare nell’errore di fine ottocento...

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