Soraga, nessuna fusione in vista

di Stefania Monsorno

Il Comune di Soraga non parteciperà alla fusione proposta dai comuni di Pozza e Vigo di Fassa. Se qualcuno aveva ipotizzato che Soraga potesse entrare nel processo di fusione, rimane deluso.  Il sindaco e la giunta comunale hanno infatti deciso dopo un’approfondita analisi, che per il momento preferiscono attivare le gestione associate dei servizi con gli altri comuni dell’ambito valligiano come prevede la legge. «Le motivazioni che hanno spinto a preferire questa alternativa sono molte - ha detto il sindaco Devi Brunel - prima di tutto siamo del parere che ogni comunità, anche se piccola, ha il diritto e il dovere di mantenere la propria autonomia amministrativa. È inoltre una questione di coerenza con quanto dichiarato sul programma elettorale, dove si faceva chiaramente menzione alla collaborazione con le altre amministrazioni fassane avendo sempre presente però la difesa della propria autonomia amministrativa».

«Siamo consapevoli che rimanere piccoli nell’attuale quadro economico è sicuramente più penalizzante e che un nuovo e più grande comune potrebbe ricevere risorse in più ? continua Brunel - se da una parte il nuovo Comune sarebbe economicamente sostenibile, dall’altra la comunità di Soraga, che è diventata autonoma alla metà del 1900 e che da allora ha realmente potuto svilupparsi, all’interno del nuovo avrebbe un ruolo inferiore a quello che ora gli può garantire essere un Comune autonomo. Ci si riferisce in particolare alla rappresentanza all’interno del nuovo esecutivo, in quanto solo per il primo mandato potrà essere garantita la presenza di rappresentanti provenienti dai vecchi comuni all’interno di esso. Dal mandato successivo la democrazia deve fare il suo corso e i rappresentanti saranno nominati dal sindaco che non avrà l’obbligo di rappresentare in Giunta i vecchi comuni costituenti. Tutto questo è stabilito dalla Legge Regionale sull’ordinamento dei Comuni. In pratica comandano i voti come è giusto che sia in democrazia: il problema rimane il fatto che i voti espressi da Soraga saranno sempre in numero inferiore ai voti espressi dagli altri comuni».

«Come rilevato dall’ex vicesindaco Dellantonio - prosegue il sindaco di Soraga - si è protagonisti se si è liberi di scegliere quello che meglio si crede per la propria comunità e noi abbiamo scelto di non aderire alla fusione, perché il giudichiamo il prezzo da pagare in termini di autonomia troppo alto». Infine, per approfondire e illustrare la posizione dell’amministrazione comunale di Soraga in merito al tema delle fusioni, è stata organizzata una serata presso La Gran Ciasa a cui è invitata tutta la popolazione.

L’incontro si terrà giovedì 30 giugno alle ore 21. La questione fusioni in Val di Fassa ha assunto una importanza notevole nel dibattito amministrativo dopo l’accelerazione compiuta dai consigli comunali di Vigo e Pozza che hanno dato il via libera per iniziare l’iter che prevede anche una consultazione referendaria.

E proprio ieri, su queste colonne la Procuradora, Elena Testor, aveva ribadito che l’assetto migliore per la valle erano i tre comuni: bassa, centro e alta valle, e mai il comune unico che l’Associazione Fassa contrasta da tempo rispetto invece all’Union Autonomista Ladina che è favorevole. Il dibattito continua.

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