Pozza di Fassa, scuola d'arte

Aveva ragione la Provincia quando dichiarò vincitrice della gara d’appalto (siamo all’inizio del 2013, ndr), per la nuova scuola d’arte di Pozza di Fassa, Itinera spa (subentrata a Codelfa), quale mandataria di Rti con Pre Metal spa. Il Consiglio di Stato ha infatti riformato la sentenza del Tar, respingendo il ricorso di primo grado proposto da Ediltione, in proprio e quale mandataria di Rti con Costruzioni Iobstraibizer srl e Collini Lavori spa, condannando l’originaria ricorrente al rimborso delle spese processuali del doppio grado di giudizio, (5.000 euro alla parte appellante e 5.000 euro alla Provincia), oltre agli accessori di legge.

Così hanno stabilito i magistrati romani nella camera di consiglio del 26 maggio, con sentenza pubblicata il 15 giugno, ma rimbalzata in valle solo in questi giorni. «Una buonissima notizia - conferma Mirella Florian, sorastant della scuola ladina di Fassa -, perché per noi significa che i lavori finalmente possono partire, per un’opera che non poteva più aspettare».
L’attuale scuola, infatti, dovrà essere demolita, per far posto al nuovo edificio che sarà realizzato con grande attenzione rispetto all’inserimento architettonico, all’uso dei materiali e all’aspetto energetico: i 280 studenti con i professori intanto sono già ospitati presso l’edificio delle medie.
Adesso la lunghissima vicenda della nuova scuola d’arte Soraperra dovrebbe essere arrivata ad una svolta decisiva: la procedura per l’affidamento dei lavori, che aveva subito una sospensione con i ricorsi, è ripartita e il servizio appalti e contratti della Provincia ha avviato la «fase di verifica delle dichiarazioni dell’aggiudicataria». Dopo di che, trascorsi i 35 giorni previsti dalla legge dal deposito dell’ultima sentenza, non vi saranno più impedimenti alla firma del contratto.
Vale la pena ricordare che a dividere i due raggruppamenti d’impresa concorrenti, inseriti al primo e al secondo posto in graduatoria, c’era uno scarto minimo di 1,41 punti, conseguito sulla parte tecnica dell’offerta. I due concorrenti avevano addirittura presentato un prodotto della stessa marca e dello stesso modello (miscelatore per lavabo), ma le due offerte - secondo quanto rilevato dal Tar in prima istanza - differivano in relazione alla portata dell’erogatore, avendo l’aggiudicataria Itinera dichiarato una portata inferiore o uguale a 5,8 l/m, e la ricorrente una «portata con dispositivo rompigetto di 1,9 l/m», come previsto dalla normativa di gara che richiedeva un’erogazione di non più di 2 litri d’acqua per minuto. 

«Con riferimento al caso del riduttore - scrivono ora i giudici del Consiglio di Stato - la scheda descrittiva della società Itinera era semplicemente silente sul punto della presenza di un riduttore per miscelatori, onde il suo silenzio non avrebbe potuto essere interpretato che alla luce dell’obbligatorietà della fornitura anche dell’accessorio descritto».
E ancora, il che taglia la testa al toro: «Il silenzio  della scheda dell’appellante sul punto, che non contrastava con alcun obbligo di attestazione espressa circa la presenza del riduttore, non avrebbe potuto non essere integrato, d’altra parte dalle prescrizioni del capitolato. Da qui la conclusione che il diverso grado di completezza delle schede rispettivamente prodotte in gara dalle due contendenti non era espressione dell’assenza di indicazioni necessarie nella scheda dell’appellante (come ritenuto dal Tar, ma semmai della presenza di indicazioni non richieste in quella dell’appellata».  
A breve, dunque, dovrebbe arrivare la firma del contratto per la realizzazione della nuova scuola d’arte, con lavori per quasi 13 milioni di euro. Il progetto esecutivo, approvato ancora nel maggio 2012 dall’Agenzia provinciale per le opere pubbliche, prevede una spesa totale di 14,9 milioni, e un tempo di realizzazione di poco meno di tre anni.
Se i lavori partiranno in settembre, come sembra, il nuovo edificio potrebbe essere pronto per l’anno scolastico 2017 - 2018.

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