Delicato e complesso intervento nella tarda mattinata di ieri in valle di Fassa per l’equipaggio dell’elicottero dei vigili del fuoco permanenti e gli operatori del soccorso alpino, impegnati sul Pordoi per soccorrere una donna precipitata mentre stava affrontando la via Gross, sullo spigolo sud del Sass Pordoi.

Erano da poco passate le 12.15 quando la donna, una 49enne di Caldaro, ha perso l’appiglio cadendo a valle per una decina di metri. L’alpinista era impegnata nell’arrampicata in parete assieme ad un’amica, anche lei residente nel centro altoatesino: questa seguiva la 49enne, che era giunta al quarto tiro di corda, poco oltre la metà della frequentata via tracciata negli anni Sessanta da Aldo Gross e Gianni Andrea Momoli.

Improvvisamente la donna ha perso l’appiglio, cadendo per una decina di metri. L’allarme è stato dato dall’amica della 49enne, con la macchina dei soccorsi che si è subito messa in moto, con l’elicottero che è decollato da Mattarello portando in quota anche i tecnici del soccorso alpino di Fassa che a Canazei si sono aggiunti ai sanitari e al tecnico del soccorso alpino già presente a bordo dell’elicottero.

Il pilota ha poi puntato verso il Sass Pordoi, ma qui la posizione della via Gross ha fatto emergere tutta la problematicità dell’intervento che doveva essere effettuato: la via sale infatti proprio sulla verticale della stazione d’arrivo della funivia del Pordoi, con i cavi e le cabine in transito a costituire un ostacolo difficilmente superabile, dato che per un intervento lungo una parete come quella del Sass Pordoi non vi sono alternative all’utilizzo del verricello.

Mentre l’amica dell’infortunata attendeva in sosta, i soccorritori sono così stati trasferiti più in alto, nei pressi della stazione della funivia e da lì sono poi scesi per prestare soccorso alla 49enne, che è stata poi trasferita in barella a braccia in un punto più a destra del Sass, tra i ghiaioni che scendono dalla forcella. In quel punto il pilota ha potuto più agevolmente caricare a bordo la donna e trasferita a Trento: se l’è cavata con traumi alle gambe e non è in pericolo di vita.