L'abete di Fiemme ricrea a Milano il suono dello Stradivari

Una tavola di abete rosso della valle di Fiemme, collegata ad una postazione digitale con un software che vibra sulle note emesse dall’alias virtuale dei cinque violini più famosi del mondo, per una modalità inedita di ascoltare suoni ormai quasi sempre racchiusi in teche di vetro.

Si chiama «Suono perfetto» ed è una installazione creata da Fabio Ognibeni, proprietario dell’azienda Ciresa di Tesero, in valle di Fiemme, in collaborazione gli studenti Francesco Bruschetti e Luca Morandini, dell’Istituto tecnico Marconi di Rovereto.

Il progetto sarà esposto dal 14 luglio al 30 agosto al Castello Sforzesco di Milano, nella Sala delle Merlate. L’allestimento, realizzato interamente in legno musicale, offrirà al pubblico la possibilità di ascoltare il suono del Cremonese, del Vesuvius e del Marèchal Berthier, realizzati da Antonio Stradivari, ma anche del Cannone di Paganini realizzato da Guarneri e del violino di Nicolò Amati, ex Collin.

Si tratta di capolavori dell’arte liutaria datati tra il 1669 e il 1743, oggi conservati in collezioni private o in Musei e Fondazioni.
«Si tratta di vere e proprie casse acustiche in legno di abete rosso che, collegate a lettori di supporti musicali (dal giradischi al più moderno iPod), che vibrano riproducendo le melodie di liriche, concerti e assoli, ma anche le recenti hit e regalano i brividi di un’esecuzione dal vivo», dice Ognibeni, che dal 1952 lavora il legno e produce tavole armoniche nel cuore delle Dolomiti.

«Il brevetto, unico al mondo - aggiunge - è del 2007 ed è già stato apprezzato da grandi artisti e appassionati conosciuti in tutto il mondo, da Andrea Bocelli a Liam Callagher degli Oasis».

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