Varena, un paese solidale: la mobilitazione per salvare un uomo

I nostri paesi resistono ancora, per fortuna, all'indifferenza. E ieri mattina ne abbiamo avuto la conferma a Varena, piccolo comune della valle di Fiemme. Dove, di fronte all'emergenza, è scattata quella rete solidale e sociale che rende uniche certe realtà. L'allarme per un malore in centro storico ha infatti mobilitato tutta la comunità e non solo per soccorrere la vittima ma anche e soprattutto per sostenere la sua famiglia. A Varena, in altre parole, ci si aiuta ancora a vicenda, ci si sostiene e si interviene in caso di bisogno. Siamo ben lontani, dunque, dalla fredda indifferenza urbana. Tornando ai fatti, l'allarme alla centrale operativa di Trentino Emergenza è arrivato attorno alle 10.30. A lanciarlo è stata Angela Defrancesco dell'omonima edicola di via Scarian. A quell'ora si era presentato al bancone Fabio Nicosia (57 anni di Cavalese, persona nota per i suoi trascorsi nel locale Tennis club) per acquistare il giornale.

L'uomo, improvvisamente, si è sentito male ed è caduto sul pavimento. La prima mossa è stata quella di allertare il 118 e la seconda quella di chiamare una vicina di casa, infermiera nonché moglie del comandante dei vigili del fuoco volontari Silvano Gardener. La donna, subito accorsa, ha rianimato il paziente mentre da Trento, in soli otto minuti, è arrivato il velivolo. Gli operatori hanno preso in consegna Nicosia e l'hanno trasportato d'urgenza al Santa Chiara dove è ricoverato in prognosi riservata. L'intervento di Trentino Emergenza, però, non ha chiuso l'evento. Perché i pompieri si sono preoccupati anche dell'anziana madre di Nicosia. L'uomo, infatti, vive con lei a Cavalese per prestarle assistenza continua. Per questo la comunità di Varena ha pensato che la donna, non autosufficiente, potesse aver bisogno di qualcuno ed è quindi partita una caccia alle chiavi di casa per sincerarsi delle condizioni della signora.

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