Panchià, sondaggio popolare per la fusione

di Mario Felicetti

Il gruppo di maggioranza del Comune di Panchià ha avviato un sondaggio tra la popolazione del paese su un tema di stretta attualità: «Saresti favorevole - si chiede - alla fusione del Comune di Panchià con un Comune vicino?».
Sul volantino, che è stato inviato a tutte le famiglie, sono indicate le possibili proposte, alle quali si deve rispondere con un «sì» o con un «no». È abbastanza evidente che le eventuali scelte (sempre che la popolazione sia d’accordo) andranno a cadere sui due Comuni più vicini, Ziano da una parte o Tesero dall’altra.

A proposito di questa iniziativa, prende posizione Marco Defrancesco, presidente del Circolo culturale locale, personaggio molto noto per la sua attenzione e sensibilità nei confronti dei problemi che interessano la sua comunità ma anche quella valligiana. «Personalmente - scrive in una nota - mi chiedo se non sarebbe più logico, a questo punto, tornare agli antichi “quartieri” della Magnifica Comunità di Fiemme. Dal 1315, il quarto “quartiere” era quello formato dalla Regola di Tesero. Infatti a quell’epoca non esistevano ancora né Panchià né Ziano, paesi che si formarono a fine Cinquecento nell’ambito di quel “quartiere” e che divennero Regole autonome nel 1782. Se oggi - fa presente Defrancesco - si unissero Tesero (2.928 abitanti), Ziano (1.635) e Panchià (813), avremmo un Comune di 5.276 abitanti, un numero sufficiente per garantire un’amministrazione solida, equa per tutti e con un certo peso verso la Provincia».

Del resto, ricorda l’esperto storico, «già due volte il nostro Comune è stato unito a quello di Ziano, prima tra il 1810 ed il 1818 e poi dal 1928 al 1947. Per questi due paesi, l’unione con Tesero è stata fino al 1782 dal punto di vista amministrativo, così come, dal punto di vista religioso, c’è stata un’unica Curazia con Tesero rispettivamente fino al 1707 per Panchià e fino al 1818 per Ziano. Storicamente, la Famiglia cooperativa di Tesero ha servito Panchià fino al 1912, anno in cui fu inaugurata la nostra, che rimase autonoma fino al 1990 quando avvenne la fusione con quella di Tesero. In seguito - prosegue Defrancesco - ci siamo consorziati sempre con Tesero per il medico condotto, per la scuola media, per la segreteria comunale. Infine, nel 1979, è seguita la fusione della Cassa rurale di Panchià con quella di Tesero. Con questi presupposti - sottolinea Defrancesco - mi sembra che non dovrebbero esserci grosse difficoltà per una eventuale fusione fra Panchià, Tesero e Ziano. È tempo di accantonare le antiche rivalità e incomprensioni e pensare, con buona volontà e senza inutili campanilismi, al bene degli abitanti dei tre paesi».

Ma Defrancesco guarda anche più avanti: «Questa è un’opportunità da non lasciar perdere, anche perché, in un tempo non molto lontano, in valle di Fiemme si arriverà ad avere solo due Comuni: Predazzo, Ziano, Panchià e Tesero da una parte, Cavalese con Carano, Daiano,Varena, Castello-Molina, Capriana e Valfloriana dall’altra».
Una prospettiva quest’ultima, aggiungiamo noi, ovviamente tutta da valutare. Anche perché, al di là delle belle intenzioni, i campanili in valle sembrano essere ancora molto alti.

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