La Rurale resiste ai venti della crisi

Una Cassa Rurale in salute, nonostante il difficile momento economico che stiamo ancora vivendo e che la ha costretta a ridimensionare l’utile netto, passato dai 450.372 euro del 2012 ai 306.829 euro di fine 2013, effetto soprattutto di una prudente politica adottata nella valutazione del credito. È quanto emerso a Cavalese, nel corso dell’assemblea annuale dei soci della Cassa Rurale Centrofiemme Cavalese, presenti in 646 (con 234 deleghe) dei 1.960 iscritti alla fine dell’anno scorso (79 i nuovi entrati).

di Mario Felicetti

 Nicola BonelliUna Cassa Rurale in salute, nonostante il difficile momento economico che stiamo ancora vivendo e che la ha costretta a ridimensionare l’utile netto, passato dai 450.372 euro del 2012 ai 306.829 euro di fine 2013, effetto soprattutto di una prudente politica adottata nella valutazione del credito. È quanto emerso a Cavalese, nel corso dell’assemblea annuale dei soci della Cassa Rurale Centrofiemme Cavalese, presenti in 646 (con 234 deleghe) dei 1.960 iscritti alla fine dell’anno scorso (79 i nuovi entrati).


In apertura, nel salone centrale del Palafiemme, il presidente Marco Misconel ha ricordato, con un minuto di raccoglimento, i 20 soci scomparsi nell’ultimo anno sociale, illustrando quindi i dati di bilancio. Tra le cifre più significative, il leggero decremento (meno 1,15%) dei prestiti alla clientela, passati da 187.324.885 euro del 2012 a 185.171.630, la raccolta diretta (depositi a risparmio ed in conto corrente, certificati di deposito, obbligazioni) di 185.723.790 euro (più o meno come l’anno precedente), quella indiretta di 37.326 (con un più 17,75% rispetto al 2012) e quella complessiva pari a 223.050.808 euro (più 2,58%).


Importante il patrimonio che, a fine 2013, ha raggiunto la cifra di 29.410.227 euro. Da parte dell’istituto di credito fiemmese, l’impegno, ribadito dal presidente nella sua relazione, di garantire il massimo sostegno alle famiglie ed alle imprese, tutelare il risparmio di soci e clienti, reinvestire il risparmio sul territorio (almeno per il 95% del totale dei crediti), promuovere e sostenere le iniziative a favore dell’economia. Significativo lo sforzo a sostegno del sociale e dell’assistenza socio-sanitaria, con la partecipazione all’attività della Fondazione «Il Sollievo» e del Centro per la cura del diabete presso l’ospedale di Fiemme.

 

Per quanto riguarda il bilancio sociale, particolarmente importanti gli interventi di carattere mutualistico e di solidarietà. Nel 2013 i contributi erogati sono stati pari complessivamente a 341.000 euro, a favore delle più diverse iniziative di carattere sociale, culturale, sportivo, ricreativo e di promozione del territorio. Risorse confermate, nonostante la diminuzione della consistenza dell’utile. Da segnalare i premi di studio, destinati ai migliori diplomati e laureati, l’anno scorso pari a 24.892 euro.

 

Dopo l’illustrazione in dettaglio delle cifre, da parte del direttore Marco Boschetto, il bilancio è stato approvato all’unanimità, senza alcun intervento. L’assemblea si è conclusa con la premiazione dei soci con 50 anni di iscrizione, Nicola Bonelli (nella foto) ed Ernesto Delvai, entrambi di Carano (il secondo assente per altri impegni), la consegna di una targa all’ex consigliere (per nove anni) Paolo Gilmozzi ed all’ex sindaco (per otto anni) Giorgio Dalprà e la premiazione di 21 studenti neo diplomati e neo laureati.

 
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