Quel post su Facebook poche ore prima di essere ammazzata a botte

«Tutto sommato la vita mi regala momenti speciali e fantastici». Con queste parole Eleonora Perraro, 43 anni, aveva accompagnato l’ultimo post su facebook, mercoledì alle 21. Di lì a poco, è iniziata la tragica serata al «Sesto Grado». Quella frase affidata a facebook accompagnava una fotografia: lei, con il tutore al ginocchio che stava guarendo da un incidente, abbracciata a lui, al suo Marco. Perché adesso fa venire i brividi, ma chi li conosce non ha mai avuto dubbi: in un modo o nell’altro, lui era il centro del suo mondo.

In pochi la conoscevano davvero bene. Ma tutti quelli che ha «incrociato» la descrivono nello stesso modo. Una donna riservata, ma dall’indole mite. Anche nei periodi meno allegri, bastava guardarla per capire che non era mai stata aggressiva. Originaria di Riva, dove è cresciuta con la mamma Mariangela (co-titolare del camping “Europa” a Torbole), papà Roberto (ortopedico in pensione) e le sorelle, Erika (barista al “Mecky” di Torbole e Roberta (igienista dentale).

Dalla Busa si era spostata qualche anno fa, per trasferirsi in Vallagarina, mantenendo le due passioni che aveva da sempre: quella per gli animali, e per i cani in particolare, a partire dal suo Achille, il Labrador nero che proprio Marco le aveva regalato l’anno scorso. E poi c’era la montagna. Tutta, ma in particolare le Dolomiti della val di Fassa. Ma anche lo Stivo. Ed è proprio scendendo dal rifugio «Marchetti» che si era lesionata il ginocchio: un incidente che la costringeva tuttora a portare il tutore.

L’incontro con Marco, evidentemente, è stato quello che le ha cambiato la vita. Se l’è sposato con lo sguardo felice, nel dicembre scorso, in municipio a Rovereto. Una relazione appassionata ma non priva di ombre. Tanto entusiasmo e voglia di ricominciare, il ricevimento a Maso Sasso e i confetti distribuiti ai vicini di casa dove già vivevano dall’autunno dell’anno scorso, dopo che lei si era trasferita da Mori. La vita tra le mura dell’appartamento in via Monte Corno a Rovereto era però forse solo apparentemente tranquilla. Il 28 agosto scorso, il primo episodio grave. Lei è andata in pronto soccorso, con un trauma allo sterno. Ma  non era caduta, quel trauma era il risultato di una lite con il marito. Eleonora non aveva sporto denuncia, ma la segnalazione dell’ospedale era bastata a far arrivare il primo provvedimento: lui aveva avuto un ammonimento orale da parte del questore.

E sempre a poche settimane fa risale uno sfogo di lei, con una conoscente. Sembrava ragionasse sulla possibilità di separarsi.
Una scelta che evidentemente Eleonora poi non aveva fatto. L’altra sera, al Sesto grado, sono arrivati insieme. Sembravano felici. Cosa sia successo poi, lo può raccontare solo lui. A lei hanno tolto la voce.

IL MARITO IN CELLA: ACCUSA DI OMICIDIO

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