Poesia di Giacomo Floriani, dialetto che piace ai giovani

Pernone affollatissimo per il saggio finale sul dialetto e su Giacomo Floriani degli scolari della scuola primaria «Gianfranco Fedrigoni» di Varone.

Nell’antica chiesa sconsacrata, centro del «Gruppo Iniziative Varone» che ha messo a disposizione la struttura, le classi II A, IV A e B, V A e B con le maestre Lucia Dongilli, Beatrice Santoni, Emanuela Savoldi, Cristina Trenti e Antonella Vicari hanno proposto un interessante e coinvolgente spettacolo di recite, di filastrocche, conte, di storie  dialettali con video realizzati dagli stessi scolari a conclusione di un progetto didattico avviato nel gennaio scorso su iniziativa dell’associazione «Giacomo Floriani» nell’ambito delle celebrazioni dell’anniversario dei 50 anni della morte del poeta rivano.

Da segnalare la recita delle poesie “Mé pias”, “La mé pipa”, “La mé giacheta”, “Come è nat el Garda” con testi multietnici, “Prai de Vender e Frizina”, ma anche la storia dei luoghi e dei mulini di Varone.

La maestra Rita Pellegrini, coordinatrice del progetto stesso, ne ha tracciato la storia evidenziandone le finalità, mentre il professor Alessandro Parisi ha proposto all’attenzione del numeroso pubblico alcuni termini tratti dalle poesie dello stesso Floriani.

La “scaletta” dell’evento è stata vivacizzata dai canti dell’associazione «Armonicà» di Elisa Luppi con musiche al pianoforte di Antonio Vicentini: all’inizio “Aggiungi un posto a tavola” e per concludere “Come è nat el Garda”, la poesia di Floriani armonizzata dal maestro Riccardo Giavina.

La stessa Elisa Luppi ha svolto con bravura e brio non comuni il compito di presentare la serata mettendo in mostra un’ottima conoscenza di Floriani nonostante le sue origini mantovane, mettendo a confronto il dialetto di quei suoi luoghi natali con quello altogardesano.

Non sono mancati gli interventi delle autorità presenti, in particolare la dottoressa Paola Bortolotti, dirigente dell’Istituto comprensivo «Riva 2», che aveva a suo tempo condiviso e approvato subito il programma sul dialetto e su Floriani delle maestre della scuola di Varone e della maestra Rita Pellegrini, e l’assessore rivano Alessio Zanoni che, con l’assessore arcense Stefano Miori, ha reso omaggio ai giovanissimi interpreti del dialetto di Giacomo Floriani ringraziandoli e spronandoli a continuare nello studio del dialetto e delle tradizioni locali.

Per concludere va ricordato il simpatico siparietto della recita di una poesia sulla polenta, autrice Rita Pellegrini, e di un’altra sui canederli, a testimoniare che anche le ricette dialettali possono essere oggetto di attenzione e di studio nel recupero delle “manualità casalinghe” di una volta.

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