L'addio a Filippo Horstmann, grande imprenditore turistico

di Paola Malcotti

Il mondo dell’imprenditoria altogardesana è in lutto. Nella notte tra giovedì e venerdì è scomparso, all’età di 81 anni, Filippo Horstmann, uno dei più noti albergatori e commercianti del lago di Garda, titolare dell’omonima catena di hotel, campeggi e residence, oltre che di alcuni negozi d’abbigliamento.

Nato a Limone da papà tedesco, uno tra gli operai che alla fine degli anni ‘30 contribuirono alla realizzazione della Gardesana Occidentale, e da mamma limonese, fin da giovane aveva iniziato a muovere i primi passi nel commercio, avviando la propria attività con la vendita di limoni.

Negli anni del boom economico e grazie alla sua ottima conoscenza della lingua tedesca, la scalata nel settore alberghiero, ancora oggi ricordata accanto a quella di altri noti imprenditori e delle famiglie che nel tempo ne hanno raccolto l’eredità, a cominciare da quella della stirpe dei fratelli Fedrici, Risatti, Chincherini, che da allora in poi hanno contribuito a dare una svolta al turismo del grande lago. Sulle sponde del Garda Trentino, il nome di Filippo Horstmann era legato, a partire dagli anni ‘90, a quello delle famiglie Briscoli e Gentilini, con cui era entrato in società rilevando dapprima l’hotel Lido Blu di Torbole e successivamente Le Balze di Tremosine, il Sole e l’Europa di Riva, oltre che un resort sulla costa croata.

Dopo aver subito un delicato intervento chirurgico, un paio di anni fa, Filippo Horstmann si era ripreso egregiamente, tornando al lavoro; la scorsa settimana l’improvviso crollo e il ricovero d’urgenza agli Spedali Civili di Brescia, dove è deceduto l’altra notte lasciando la moglie Regina e numerosi nipoti.

«Con lui Limone ha perso uno dei suoi pezzi più importanti: uno alla volta, tutti coloro che hanno partecipato allo sviluppo del paese se ne stanno andando - il ricordo dell’amico e sindaco Franceschino Risatti - Partendo da zero, aveva fondato un impero e con esso aveva tracciato la storia di ognuno di noi. Persona determinata e generosa, oltre ad aver creato centinaia di posti di lavoro e dato un sostegno notevole all’economia locale, Filippo è stato una figura importante anche per il mondo dell’associazionismo limonese, al quale non ha mai fatto mancare il suo appoggio (basti pensare ad esempio alla donazione di un’ambulanza alla nostra Croce bianca). L’ultima volta che ci siamo visti è stata solo mercoledì scorso. Mancherà davvero a tutti...».

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