Ledro, consiglio d'istituto straordinario sugli orari

di Paola Malcotti

Le lezioni spalmate su cinque anziché sei giorni e l’applicazione della legge provinciale del sistema educativo che chiede alle scuole secondarie di tutto il territorio trentino di modificare i propri calendari e uniformarli introducendo la cosiddetta «settimana corta».

È quanto l’Istituto comprensivo di Ledro potrebbe andare ad approvare nei prossimi giorni, adeguando alla normativa gli orari della scuola media di Bezzecca a partire già dal prossimo settembre.

Un passaggio che in queste ore sta animando il dibattito tra i rappresentanti delle componenti scolastiche, famiglie ed insegnanti compresi, e che giovedì sera vedrà nuovamente riunire il consiglio d’istituto - l’unico organo deputato a deliberare in tal senso - dopo che nell’incontro della settimana scorsa la votazione aveva portato l’assemblea a decidere per una richiesta di deroga alla Provincia, con la temporanea prosecuzione dell’attuale calendario per un ulteriore anno, ovvero il tempo necessario per consentire alla dirigenza scolastica di trovare un punto d’incontro con «Trentino Trasporti» e garantire così il servizio anche con l’introduzione della settimana corta.

L’incompatibilità dei trasporti con le nuove ipotesi di orario sarebbe stato infatti uno dei principali elementi a sostegno della richiesta di deroga, così come la carenza di spazi nei locali mensa, necessari per assicurare almeno due rientri pomeridiani obbligatori, a copertura del monte ore previsto dai piani di studio.

Se per affrontare quest’ultimo ostacolo sarebbe sufficiente prevedere un doppio turno per il pasto di metà giornata, riguardo la questione del rientro a casa degli alunni si rende necessaria invece la collaborazione di «Trentino Trasporti». Che, con una nota, ha comunicato ora la fattibilità del servizio, preannunciando possibile l’uscita da scuola alle ore 16.

A sollecitare un ripensamento da parte del consiglio d’istituto, anche l’assessore all’istruzione del Comune di Ledro «considerato il disagio che l’orario spalmato su sei mattine prevede in termini gestionali e di risparmio economico - ha detto Fabio Fedrigotti - posto che la scelta della settimana lunga comporta maggiori oneri di riscaldamento e di altre utenze di messa a disposizione degli immobili», ma soprattutto le famiglie, che attraverso la Consulta dei genitori chiedono che venga rispettato l’esito del sondaggio realizzato ancora in dicembre.

In verità, una rilevazione non vincolante, ma che aveva portato il 36% dei genitori a decidere per il mantenimento dell’attuale tempo scuola, distribuito su 6 giorni con orario solo mattutino dal lunedì al sabato, e il 62% ad optare per la settimana corta, con lezioni spalmate su 5 giorni, dal lunedì al venerdì, da applicare con due rientri pomeridiani. Nella seduta straordinaria di giovedì il consiglio d’istituto riesaminerà dunque il tempo scuola delle medie di Bezzecca, che dopo 50 anni di attività potrebbe ora rivoluzionare la propria offerta formativa e rivedere una volta per tutte l’organizzazione oraria.

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