Il geco verrucoso è tra noi, la scoperta in riva al Garda

di Davide Pivetti

Nuova scoperta del gruppo «Anfibi e rettili del Trentino Alto Adige».

Nell'ambito della ricerca che vede i volontari impegnati nell'analisi della distribuzione geografica del geco comune (Tarentola mauritanica) in Trentino, è stato diffuso sui social un appello a tutti i cittadini che abbiano occasione di avvistare uno di questi animali, ottenendo un gran numero di risposte che ha permesso di mappare nuove popolazioni di geco comune in 6 diversi centri trentini e di individuare al tempo stesso un'altra specie simile, il geco verrucoso (nome scientifico: Hemida ctylus turcicus) mai segnalato prima d'ora in regione.

L'avvistamento ha avuto luogo a Riva. Indagini mirate hanno permesso di definire la popolazione come riproduttiva e costituita da almeno alcune decine di individui tra esemplari giovani e adulti (probabilmente molti di più). Il suo areale originario non comprende la nostra regione ma è estremamente ampio, essendo costituito dalle coste di tutto il Mediterraneo. È stato importato accidentalmente anche negli Stati Uniti.

La scoperta del geco verrucoso in Trentino è stata presentata al IX Congresso Nazionale della Societas Herpetologica Italica organizzato dal 22 al 25 settembre al MUSE di Trento.

Il geco verrucoso raggiunge appena i 12 centimetri di lunghezza, contro gli oltre 15 cm del geco comune. Si distingue anche per un aspetto meno massiccio e più allungato. Il corpo è grigio-rosato con macchie marroni mentre la coda ha degli anelli neri e bianchi, molto contrastati negli individui giovani. La pancia è biancastra ed ha la pelle molto sottile che lascia intravedere gli organi interni. Come la maggior parte dei gechi possiede sotto le dita delle strutture lamellari che consentono a questi animali di arrampicarsi su pareti verticali, soffitti e anche vetri.

Un modo sicuro per riconoscere il geco verrucoso dal geco comune è osservare proprio le dita: nel verrucoso è presente un'unghia su ogni dito, mentre nel comune solo sul terzo e quarto dito.

Il geco verrucoso a Riva abita alcuni muretti non particolarmente alti e circondati da siepi e vegetazione, mentre il geco comune può essere osservato in pieno centro città, intento a cacciare insetti sulle porzioni più alte degli edifici.

La presenza di entrambe le specie in Trentino dipende dalla facilità con cui anche le uova di questi animali possono essere trasportate passivamente all'interno di cassette per la frutta, in vagoni ferroviari o ad esempio autocaravan. Non mancano nemmeno evidenze di rilasci intenzionali che non dovrebbero mai avvenire. È sempre opportuno ricordare che nessun geco è velenoso o pericoloso per l'uomo.

Chi avesse altre segnalazioni può contattare il gruppo su facebook («Anfibi e Rettili del Trentino Alto Adige» oppure spedire una mail a anfibi.rettili.taa@gmail.com.                       

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