La «Battaglia delle gallerie», l'omaggio alle vittime tedesche

Mentre in piazzetta Lietzmann, a Torbole, veniva scoperta la lapide che ricorda i 25 militari americani periti nel naufragio dell’anfibio «Dukw» il 30 aprile 1945, a largo di Corno di Bo’, come avviene puntualmente ogni anno, un motoscafo spegneva i motori per far risuonare alte lungo la scogliera le note del «Silenzio».

L’iniziativa è promossa dall’associazione «Uomo libero» e coordinata da Walter Pilo. Che anche quest’anno assieme ad altri soci e sostenitori ha voluto ricordare così non solo le vittime di parte americana e alleata, ma anche i soldati tedeschi morti spesso in modo orribile all’interno dei bunker e delle gallerie della Gardesana Orientale, in quella che per tutti è divenuta ormai la «Battaglia delle gallerie». Ci furono scontri tra i più cruenti e sanguinosi in quegli ultimi giorni di aprile. Gli americani dovevano accelerare il passo, i tedeschi dovevano coprire la loro ritirata. I tunnel e i bunker lungo la Gardesana divennero teatro di un sanguinoso confronto.

«Una commeomroazione riuscita perché intensa e suggestiva, ma anche partecipata come sempre - dice Walter Pilo dopo la breve uscita sul lago - giunti sul posto in battello abbiamo ascoltato la preghiera e la benedizione, quindi il suono del “Silenzio”. Di ritorno una sosta al Cristo dei velisti. Quest’anno ha partecipato anche una rappesentanza dell’Associazione paracadutisti d’Italia, sezione di Trento». D.P.

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