Quel «vuoto» al Parco Pavese, novità che piace ai torbolani

Un gruppo di cittadini, guidato dal professor Ettore Endrizzi, raccoglie firme per lasciare l'area così come è ora, rinunciando al nuovo municipio

di Davide Pivetti

Un conto è pensare uno spazio, altra cosa è vederlo. È quanto sta accadendo a molti torbolani da quando i caterpillar hanno abbattuto, a distanza di poche settimane, prima l’ex Dependance della Colonia Pavese e poi la bassa costruzione che le stava di fronte.

Uno spazio dominato da vecchi manufatti di modesto interesse architettonico e nessuna importanza storica, si è trasformato radicalmente in una spianata che si apre verso il verde del Parco Pavese e verso la spiaggia. Oltre già si intravede il Garda.

La condizione del luogo, al momento, non è delle più invitanti. Sul sedime dell’ex Dependance ci sono transette e ghiaie. Il viale d’accesso è in un asfalto poco a tono con la bellezza del luogo. Ma le potenzialità di questa area ora appaiono in tutta la loro concretezza.

Ne sono convinti i cinquanta - per ora - cittadini di Torbole che in queste settimane hanno apposto la loro firma su una petizione popolare che chiede all’amministrazione comunale di lasciare il Parco così come appare ora. Rinunciando, quindi, al progetto - strategico però per la giunta Morandi - di edificare qui il nuovo e atteso municipio di Nago-Torbole. Un progetto da oltre 4 milioni di euro.

«Con gli abbattimenti - si legge nelle petizione - all’interno del Parco Pavese è venuto a formarsi un vasto e magnifico spazio urbano al centro del paese, la “Piazza Grande” suscettibile di enormi potenzialità di uso e godimento, che dovrebbe essere lasciata totalmente libera e verde. Per questo motivo invitiamo l’amministrazione comunale a riconsiderare l’edificazione di nuovi volumi edilizi in detta area, utilizzando a tale scopo l’ampio spazio esistente all’interno della Pavese che da troppi anni e per troppa parte giace in desolante abbandono».

Primo firmatario e artefice dell’iniziativa è Ettore Endrizzi (nella foto), torbolano settantenne, docente di diritto ed economia negli istituti superiori ed ora in pensione: «Nessuna polemica, non facciamo politica. Ci piace quest’area così aperta e vorremmo restasse così. Chiediamo alla giunta di pensarci». Chi volesse firmare può contattare il 349-5052248.

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