In cento da Innsbruck ad Arco per il trapianto degli organi

di Ivano Prandi

Arriverà domenica ad Arco la tappa conclusiva della quindicesima edizione dell‘Euregio-Tour per il trapianto, il giro ciclistico dedicato alle persone trapiantate che si svolge tradizionalmente in tre giorni (dal 19 al 21 giugno) per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle terapie del trapianto e l’importanza della donazione degli organi. A prendere il via venerdì da Innsbruck sono stati più di cento partecipanti, la metà dei quali trapiantati d’organo provenienti da undici paesi diversi. Completano il gruppo medici, infermieri e sostenitori delle tematiche relative alla donazione di organi.

Nella prima tappa la comitiva ha attraversato il confine del Brennero per poi affrontare l’impegnativo Passo Giovo con arrivo a San Leonardo in Passiria vicino a Merano. Il percorso della seconda tappa prevede il passaggio per Appiano e Caldaro fino ad Ora. Per l’ultima giornata, infine, partenza alle otto del mattino e ristoro a Rovereto per dedicare il suono della Campana dei caduti ai donatori di organo, prima di completare l’ultimo tratto con il consueto arrivo ad Arco attorno all’una.

La partenza (Innsbruck) e l’arrivo della manifestazione promossa dal “Transplant Sportclub Südtirol-Alto Adige” del presidente Micheal Prenner sono infatti sempre fisse, mentre cambiano ogni anno le tappe intermedie, proprio per permettere la divulgazione del trapianto d’organi e la donazione di essi a più gente e persone possibili. Un modo, quello di salire in sella a una bici e di pedalare per oltre 300 chilometri, di dimostrare che anche le persone che hanno subito un trapianto possono vivere una vita normale, fare sport, riuscire a compiere delle piccole, grandi imprese. I partecipanti, infatti, dimostreranno con il loro impegno e la loro abnegazione, che il trapianto di un organo costituisce una vera e propria seconda possibilità.



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