Arriva sui tavoli della Provincia la questione del base jumping. «Il recente aumento degli incidenti mortali è preoccupante: dal 2000 al 2014 - scrive il consigliere del Movimento 5 stelle Filippo Degasperi in una interrogazione - ci sono state 13 vittime delle quali però 3 nel solo 2014 a fronte delle 10 registrate nell'arco di 14 anni. A maggio di quest'anno un altro morto, un giovane tedesco di 25 anni, richiama urgentemente l'attenzione sul tema della sicurezza e della complessità degli interventi di recupero. Infatti da maggio 2013 risultano triplicati gli interventi del solo Soccorso Alpino.

Tra le cause - osserva Degasperi - potrebbero emergere delle facilitazioni all'arrivo ai punti vicini al punto di salto tramite dei servizi di trasporti organizzati che sembrerebbero essere gestiti in collaborazione con associazioni dilettantistiche che non forniscono alcun servizio qualificato. In particolare sembrerebbe che non si tratti di professionisti e persino nemmeno di base jumper, quindi senza alcuna reale esperienza di pratica e delle problematiche relative a questo sport».

Degasperi chiede al presidente della provincia Ugo Rossi, di sapere, tra l'altro, se «non ritiene di dover limitare e disciplinare gli accessi alle zone di lancio per promuovere la sicurezza dei praticanti attraverso una specifica normativa e sorveglianza dei luoghi affidata a professionisti certificabili, e quali iniziative intende intraprendere per una fattiva promozione della sicurezza nello svolgimento di questo sport in Trentino e soprattutto nei Comuni di Arco e di Dro».