Carpentari, tentato colpo è già allarme furti di bici

I ladri avevano già segato la grata di ferro a protezione delle finestre. Erano ad un passo dal magazzino bici, che avrebbe reso loro, nello spazio di pochi minuti, qualche bel migliaio di euro in refurtiva. A salvare il negozio Carpentari bici è stato l'impianto d'allarme, nonché l'intervento tempestivo sia del titolare che dei carabinieri. Ma a Torbole pur tirando un respiro di sollievo cresce la preoccupazione: «Già due volte mi hanno svuotato il magazzino - osserva esasperato Andrea Carpentari - e adesso che parte la stagione sono preoccupato. Ormai i furti si concentrano sempre più spesso sui negozi di biciclette, forse si potrebbe immaginare una sorveglianza più stretta nella fascia oraria tra l'una e le tre.

Sì perché è quello il momento in cui c'è meno passaggio e quindi è più facile per i ladri agire. Come l'altra notte. Sono arrivati verso le 3, e si sono concentrati sulle finestre del magazzino, che danno sul retro del negozio. Nessuno poteva vederli: per accedere alle aperture è praticamente necessario sdraiarsi sotto i balconi degli appartamenti superiori (per altro vuoti ora che non è ancora iniziata la stagione). Quindi i malviventi avevano mano libera, e sapevano come muoversi.

Quel che non immaginavano, è che al negozio Carpentari erano preparati. E la grata di ferro, che pure hanno segato, non era l'unica protezione del magazzino: quando hanno forzato la finestra, immediato è scattato l'allarme, collegato con la centrale dei carabinieri, oltre che con il cellulare di Andrea Carpentari. Le bici appese all'interno, inoltre, hanno impedito alla finestra di aprirsi completamente, rendendo ancora più difficoltoso il colpo. Da qui la scelta dei malviventi di tirarsi indietro: «All'arrivo nostro i carabinieri erano già qui. Ma i ladri erano spariti, fortunatamente senza portar via nulla. Adesso ci attrezzeremo, ho ordinato delle nuove inferriate da installare anche all'interno, così da rendere impossibile il passaggio delle bici. Ma tutto questo ha un costo non indifferente. Senza contare che con la stagione alle porte a breve tutti i negozi di bici saranno pieni di mezzi nuovi, in alcuni casi anche costosi. Ed è proprio questo tipo di negozi ad essere preso sempre più di mira». 

Ma soluzioni facili non ce ne sono. Forse, osserva Carpentari, si potrebbe concentrare diversamente lo sforzo di vigilanza: «I carabinieri sono stati velocissimi ad arrivare. Ma in via preventiva si potrebbe pensare a una vigilanza più stretta proprio dove ci sono questi negozi, nel periodo in cui sono maggiormente nel mirino e negli orari in cui non passa nessuno, dall'una alle tre».

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