Sport / Lieto fine

Sta meglio il bimbo finito in coma dopo essere stato colpito da un dischetto di hockey. La toccante lettera dei genitori

“Domenica – scrivono la mamma e il papà del ragazzino – abbiamo avuto un grande angelo custode e il processo di salvataggio ha funzionato bene. Ci rivolgiamo quindi a tutte le associazioni: formate tutti gli assistenti al primo soccorso medico. Controllate l'attrezzatura in loco e, idealmente, introducete protocolli standard per ogni partita o allenamento. Ogni passo in questa direzione può salvare delle vite”

BOLZANO. Sta meglio decisamente meglio il bambino di dieci anni che domenica scorsa era stato colpito al petto da un dischetto di hockey durante un'azione di gioco alla Meranarena di Merano, dov'era in corso un torneo giovanile. Il bimbo che gioca nella Foxes Academy dell'Hockey Club Bolzano, a seguito dell'impatto aveva subito un arresto cardiaco ed era stato ricoverato all'ospedale di Bolzano, nel reparto di terapia intensiva. Dopo due giorni di coma, il bambino è considerato ora fuori pericolo. 

I genitori hanno voluto scrivere una lettera per ringraziare tutte le persone che in questi giorni sono stati accanto al loro figlio e, soprattutto, ai medici ed agli altri operatori sanitari intervenuti.

La lettera dei genitori

“La piccola volpe Thomas sta meglio. Da oggi, venerdì 21 aprile, Thomas è tornato nel reparto pediatrico, deve ancora riprendersi ma è sulla buona strada. Vorremmo innanzitutto ringraziare le persone che ci hanno aiutato a riavere nostro figlio: Innanzitutto il primo soccorritore Birgit Bonmassar, il cui intervento rapido e sicuro è stato fondamentale per il pieno recupero di Thomas. Birgit, sei stata il nostro angelo custode numero uno.

Grazie di cuore al Pronto Soccorso di Merano con il dottor Marsoner, così come all'equipe del reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Bolzano, con il medico curante Luca Moroder, i cari infermieri Maurizio e Marco e tutti gli altri che si sono occupati di Thomas. Siamo stati accompagnati con molta cordialità e professionalità. Un grande ringraziamento va alle nostre famiglie che ci hanno sostenuto. Un altro ringraziamento va a tutto l’HCB Foxes. A partire dal direttivo, agli accompagnatori, agli allenatori, a tutti i cari compagni di squadra e ai loro genitori, alla prima squadra con il capitano Daniel Frank e Dustin Gazley e alla Curva, che ci hanno mandato tanta forza. Ogni pensiero e preghiera ha aiutato Thomas e noi a superare questo momento. Il lavoro dei club e dei volontari è un dono meraviglioso per le nostre famiglie e per molte famiglie dell'Alto Adige.

Domenica abbiamo avuto un grande angelo custode e il processo di salvataggio ha funzionato bene. Ci rivolgiamo quindi a tutte le associazioni: formate tutti gli assistenti al primo soccorso medico. Controllate l'attrezzatura in loco e, idealmente, introducete protocolli standard per ogni partita o allenamento. Ogni passo in questa direzione può salvare delle vite. Thomas ama l'hockey e stasera farà il tifo per l'HCB con tutto il cuore. Ha combattuto bene negli ultimi giorni e ora lascia la lotta ai grandi. In ogni caso, oggi è davvero una bella giornata. FORZA FOXES!”

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