Fuga di gas / Interventi

Ora, due persone salve grazie al rilevatore di monossido di carbonio che ha allertato i soccorsi

L’Unione provinciale dei Corpi dei vigili del fuoco dell’Alto Adige ha colto l’occasione per ricordare alla popolazione le pericolose conseguenze da inalazione di CO: «I primi segnali sono mal di testa, malessere e stanchezza. Tutte le misure atte a prevenire la diffusione del gas sono decisive: dall’utilizzo di impianti a norma, alle manutenzioni e controlli periodici»

ORA. Intorno alle ore 21.10 di ieri sera, giovedì 29 dicembre, il Corpo dei Volontari dei Vigili del Fuoco di Ora sono intervenuti per una fuga di monossido di carbonio in un appartamento. 

L'allarme è stato dato da una squadra del soccorso sanitario a seguito dell’avviso emesso dal rilevatore in loro dotazione. L'appartamento è stato evacuato, ventilato e sottoposto a varie misurazioni. Due persone sono state portate dal soccorso sanitario in ospedale per intossicazione da monossido di carbonio.

Sul posto sono intervenute anche la Croce Bianca e la Croce Rossa con il medico d’urgenza.

«Il monossido di carbonio è un vero e proprio veleno per le vie respiratorie - comunica la Federazione provinciale che unisce i Corpi dei vigili del fuoco dell’Alto Adige - chi respira un’elevata concentrazione di monossido di carbonio, correrà il rischio che il CO si leghi direttamente ai globuli rossi (emoglobina), bloccando in tal modo l’assorbimento dell’ossigeno nel sangue. Di conseguenza l’ossigeno verrà a mancare e si correranno i rischi per la salute connessi. I primi segnali in tal senso sono mal di testa, malessere e stanchezza. Proprio per questo tutte le misure atte a prevenire la diffusione del gas sono decisive: dall’utilizzo di impianti a norma, alle manutenzioni e controlli periodici».

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