Alto Adige / Pandemia

Covid, Kompatscher chiede a Roma di fare come in Austria con restrizioni solo per i non vaccinati. Ospedali ormai vicini alla soglia d'allerta

Di fronte al peggioramento progressivo della situazione, il presidente si appella al governo affinché segua l'esempio di altri Paesi: "Ormai è sotto gli occhi di tutti che dove il tasso di vaccinazione è basso ci sono più ricoveri". L'ultimo monitoraggio indica un'occupazione di posti letto al 13%, a due punti dalla soglia: c'è il rischio zona gialla

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BOLZANO. "L'andamento della pandemia in Alto Adige non è soddisfacente. Guardando i dati è ormai sotto gli occhi di tutti che dove il tasso di vaccinazione è basso ci sono più ricoveri. Abbiamo chiesto a Roma di consentire vantaggi per i vaccinati, come già avviene in alcuni paesi europei con la regola 2-G (vaccinato o guarito, ndr)".

Lo ha detto il governatore altoatesino Arno Kompatscher, facendo riferimento al "lockdown" per i no vax avviato da ieri in Austria, che sta spingendo molti riluttanti a vaccinarsi.

"La competenza è comunque dello Stato e serve una legge statale", ha aggiunto.

"Siamo nel pieno della quarta ondata", ha detto per parte sua l'assessore alla sanità Thomas Widmann, riferendosi in particolare all'andamento preoccupante dei dati in Alto Adige, dove anche oggi si registra un aumento dei ricovere, mentre restano sempre elevati i nuovi positivi comunicati nel bollettino dell'Azienda sanitaria (che da alcuni giorni non indica più gli esiti dei test rapidi ma solo quelli dei pcr di controllo).

Kompatscher “chiama” Roma per la possibilità di lockdown per i no vax

«L'andamento della pandemia in Alto Adige non è soddisfacente. Guardando i dati è ormai sotto gli occhi di tutti che dove il tasso di vaccinazione è basso ci sono più ricoveri. Abbiamo chiesto a Roma di consentire vantaggi per i vaccinati, come già avviene in alcuni paesi europei con la regola 2-G (vaccinato o guarito, ndr.)». Lo ha detto il governatore altoatesino Arno Kompatscher, facendo riferimento al 'lockdown' per i no vax in Austria.

Kompatscher ha rinnovato l'appello ai cittadini di "prendere sul serio la situazione", di rispettare le regole anti-Covid che "spesso vengono dimenticate" e, soprattutto, di accedere al vaccino.

Bolzano ha perciò chiesto a Roma di poter applicare regole più severe per eventi grossi.

L'assessore Widmann ha evidenziato che il numero dei ricoveri nelle ultime tre settimane è più che triplicato.

"È probabile anche un aumento in terapia intensiva", ha aggiunto.

Analizzando i dati delle vaccinazioni e ricoveri in Alto Adige, Austria e Germania, l'assessore ha commentato che "i vantaggi del vaccino sono evidenti".

Gli ospedali sono già ora sotto pressione, ha detto Widmann, ricordando che durante la stagione sciistica solo l'ospedale di Brunico deve affrontare un centinaio di infortuni al giorno.

Frattanto il monitoraggio dell'Agenas (Agenzia nazionale dei servizi sanitari nazionali) sull'occupazione dei posti in ospedale indica che Bolzano va verso la soglia allerta per i reparti ordinari: è già al 13%, due punti sotto .

A livello nazionale, il dato medio è stabile al 6% l'occupazione dei posti letto nei reparti ospedalieri di area medica o non critica.

Ma la percentuale sale in 7 regioni, anche se nessuna supera la soglia di allerta definita pari al 15%.

In particolare la crescita si rileva in Abruzzo, Liguria, Puglia, Toscana (al 6%) così come in Friuli ( al 10%), come detto Bolzano (al 13%) e Veneto (al 4%). Scende invece in Basilicata (7%) e Valle d'Aosta (8%). Stabile, invece, nelle altre regioni.

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