Smarrito cobalto radioattivo alle Acciaierie di Bolzano

Presso le Acciaierie Valbruna di Bolzano, nel corso di lavori di manutenzione, è stato smarrito un misuratore di livello contenente una sorgente radioattiva. Lo comunica l’Agenzia provinciale per l’ambiente.
L’azienda ne ha dato comunicazione ai vigili del fuoco, al commissariato del governo, al servizio sanitario ed alla stessa Agenzia per l’ambiente.

I misuratori di livello, nei quali sono montate le sorgenti radioattive (presso lo stabilimento bolzanino sono quattro) sono strumenti necessari per tenere sotto controllo i processi dentro le lingottiere.

Le prime analisi e valutazioni del Gruppo provinciale per le emergenze nucleari, biologiche e chimiche hanno confermato, riferisce una nota della Provincia, che «non sussiste un rischio per la popolazione o per l’ambiente». Nel frattempo, lo stabilimento ha sospeso l’attività  produttiva.

La sostanza radioattiva in questione è il cobalto 60, il cui isotopo ha un tempo di dimezzamento di circa 5 anni. La sorgente è stata installata nel 2007 e ha un’attività di circa 15 MBq (Megabecquerel). Secondo l’Agenzia per l’ambiente il rischio in caso di esposizione ravvicinata o di utilizzo improprio non va sottovalutato.

L’Agenzia per l’ambiente e l’Agenzia per la protezione civile hanno effettuato un sopralluogo. Tutto il materiale prodotto prima del blocco della colata è ancora nello stabilimento ed è stato analizzato. C’era infatti la possibilità che la sorgente radioattiva fosse stata fusa. Gli esiti delle misure di spettrometria hanno permesso di scartare quest’ipotesi.

L’oggetto smarrito potrebbe ancora trovarsi all’interno del parco rottami.

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