Torna la calma al Brennero Proteste al carcere di Bolzano

Tutto tranquillo al Brennero, protesta anarchica davanti al carcere di Bolzano

Dopo gli scontri di ieri al Brennero tra anarchici e black bloc che protestavano contro la chiusura del confine e forze dell’ordine, conclusi con quattro agenti della polizia feriti e sei giovani anarchici arrestati, oggi al valico si cerca di tornare alla normalità, anche se nel paesino di frontiera a 1300 metri di quota tra l’Italia e l’Austria rimangono parecchie tracce delle violenze di ieri. Gli operai del Comune hanno provveduto per tutto il giorno a rimuovere le pietre della massicciata stradale che i dimostranti avevano gettato contro le forze di polizia e i cocci delle vetrate della stazione mandate in frantumi.

Nel paesino e nel vicino bosco la Polizia ha raccolto e sequestrato diversi oggetti e materiale - mazze di ferro, maschere antigas, tanti caschi e altre protezioni, felpe e tute nere di cui i black bloc si sono liberati dopo gli scontri. Come affermano fonti della polizia, quello di ieri non può essere spiegato diversamente se non come un attacco premeditato alle forze dell’ordine. Ora Digos e Squadra mobile incentrano le loro indagini non solo su chi è stato fermato ieri - quattro ragazzi sono finiti al carcere in via Dante a Bolzano e due al carcere di Spini di Gardolo a Trento - ma anche su chi ha voluto questo scontro violento che ha provocato contusioni e ferite a quattro agenti della Polizia. Un poliziotto ha dovuto farsi curare in ospedale ed è stato dimesso in giornata.

Nel primo pomeriggio una settantina di anarchici hanno inscenato una manifestazione di protesta davanti al carcere di Bolzano per chiedere la scarcerazione dei manifestanti fermati nel corso dei disordini di ieri. I giovani si sono radunati attorno alle mura del carcere scandendo slogan contro le forze dell’ordine. I manifestanti hanno anche cercato di intimidire i cronisti che fotografavano la manifestazione.

La protesta ha corso anche sul web. Su twitter, in particolare, sono molti gli appelli degli anarchici per la liberazione dei manifestanti arrestati: «Cri, Luca, Miriam, Stefano, Sabrina, Nemo, liberi subito», vi si legge. Domani al tribunale di Bolzano gli arrestati dovranno rispondere al giudice d’indagine preliminare.

Intanto il ministro dell’Interno Angelino Alfano avverte: «I teppisti che hanno complicato la situazione invece di migliorarla andranno puniti severamente». «Fanno finta di protestare perchè non vogliono le frontiere e invece sono teppisti che rovinano il lavoro di chi come noi, ogni giorno, si impegna concretamente per evitare che quei muri si costruiscano», aggiunge Alfano. Per Il leader della Lega Matteo Salvini, infine, «gli incidenti di ieri al Brennero e l’Austria che alza un muro significano che o c’è la Lega al governo delle città e del Paese, o ci sarà un’invasione di immigrazione clandestina».

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