Personale provinciale, piano per la parità di genere

Oltre i due terzi dei dipendenti provinciali sono donne: guadagnano in media il 3,8% meno dei colleghi uomini e occupano appena un terzo delle posizioni dirigenziali. Questi i risultati di uno studio dell’Ufficio organizzazione presentato a Bolzano. Per la prima volta la Provincia vara un piano per la parità di genere del personale dell’Amministrazione con misure concrete.

Lo studio è stato realizzato dall’Ufficio organizzazione d’intesa con la Consigliera di parità Michela Morandini e la Ripartizione personale della Provincia. I dati, presentati dall’assessora al personale Waltraud Deeg e dal direttore generale Hanspeter Staffler con la Consigliera di parità, parlano chiaro: il 68,4% dei dipendenti provinciali è donna, tra il 2000 e il 2014 la quota rosa della «macchina» di Palazzo Widmann è cresciuta di quasi il 6%, ma più della metà delle donne (54,1%) lavora part time contro il 12,9% degli uomini. «Il lavoro a tempo parziale e di conseguenza la penalizzazione nella carriera comportano per le donne un reddito inferiore e quindi anche una pensione limitata», ha osservato Deeg.

Il contrasto alla povertà femminile nella terza età è un compito che investe l’intera collettività: «Dobbiamo offrire modelli lavorativi adeguati per conciliare famiglia e lavoro e creare le possibilità di aumentare la partecipazione dei papà al lavoro di educazione e cura dei figli, che rappresenta un presupposto base per maggiore parità», ha aggiunto l’assessora.

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