Tra gli arrestati a Merano dal Ros anche l'iracheno «Hitler»

Un foreign fighter che ha combattuto la jihad in Siria, e un aspirante combattente che sarebbe stato addestrato sulle montagne del Kurdistan. Sono i profili che gli investigatori del Ros hanno tracciato per due delle sette persone arrestate in Alto Adige nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta organizzazione terroristica "Rawti Shax". Si tratta di Eldin Hodza, kossovaro di 26 anni residente a Merano, e Ibrahim Jamal, detto anche "Hitler", iracheno di 31 anni residente a Bolzano. Secondo la ricostruzione degli investigatori, Hodza sarebbe un estremista kossovaro reclutato da Abdul Rahman Nauroz - arrestato a Merano e ritenuto uno dei vertici dell'organizzazione - che è stato inviato in Siria grazie al supporto logistico ed economico dell'organizzazione.

Durante quei mesi, Hodza sarebbe stato sottoposto a un periodo di addestramento per l'impiego nel jihad siriano tra le fila dell'Isis. Dopo aver partecipato a operazioni terroristiche - riferiscono ancora gli inquirenti - Hodza avrebbe poi fatto rientro in Europa, dove svolgeva opera di proselitismo e radicalizzazione per convogliare altri adepti nei teatri di guerra. Ibrahim Jamal, alias Barzan o Hitler, è un curdo iracheno arrivato in Italia nel 2003. Secondo gli investigatori, è un soggetto "proiettato al martirio", che si sarebbe recato in Kurdistan per intraprendere l'addestramento alla jihad, postando poi su Facebook una propria foto mentre imbraccia un Ak47.

Jamal sarebbe stato inoltre molto attivo in rete, tendendo alla radicalizzazione di mussulmani incontrati su piattaforme digitali, cui sottoponeva materiale audio video di estrema brutalità per sviluppare sentimenti anti occidentali e antisemiti, inducendo posizioni fondamentaliste in maniera tale da reclutare nuove forze nella presunta organizzazione terroristica. 

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