Merano WineFestival fra Trentodoc, Gin altoatesino e i vini di Oliviero Toscani

Sabato e domenica sono da sempre le giornate clou del Merano WineFestival 2015. Code, affluenza da record alle casse, il Kurhaus gremito. Ma fra i tavoli che ospitano il meglio del meglio dei prodotti della viticultura e della terra, non mancano novità e curiosità. Oltre al prestigioso marchio «Ferrari» che accoglie gli ospiti all’entrata del Kursaal con i suoi spumanti d’eccellenza, la Merano Arena - fra i prodotti del gusto - ha presentato quest’anno 41 cantine aziende spumantistiche unite dal marchio collettivo «Trentodoc». Le «bollicine di montagna» - che valgono qualcosa come 7 milioni di bottiglie all’anno - sono state protagoniste della cena di gala di questa edizione n°24 del WineFest meranese. Tra Abate Nero, Altemasi, Balter, Borgo dei Posseri Tananai, Tridentum Cesarini Sforza, Letrari, Revì, Oro Rosso - tanto per citarne solo alcuni - Trentodoc ha rappresentato l’eccellenza di un territorio storicamente vocato a questo tipo di produzione e apprezzato in tutto il mondo.

E dal vicino Alto Adige, arriva invece una novità nel campo dei distillati: il gin alpino «Z44» della Roner di Termeno. Produttore noto per le sue grappe di frutta, Roner ha costruito un gin che - alle classiche e indispensabili note di ginepro - unisce quelle resinose delle pigne di cirmolo e di altre erbe alpine, dalla Achillea millefolium alla Viola odorata. E nel campo del gusto da segnalare lo speck - quello vero - della manifattura contadina «Kral» di Sarentino. La famiglia di Mario Kral, in un maso di montagna a 1540 metri, produce affettati e salumi per chi sa apprezzare i sapori genuini del territorio.

Uscendo dalla nostra Regione, tante curiosità da segnalare, a cominciare da un singolare matrimonio fra l’olio abruzzese della «Masseria Erasmi» e il cioccolato dell’azienda machigiana «Mencarelli». Il risultato è un cioccolato spalmabile all’olio extravergine di oliva. Un prodotto di grande personalità, che lascia sul palato il «piccante» dell’olio sulla dominante dolce.

E un altro matrimonio singolare è quello fra la fotografia, anzi fra un genio della comunicazione e il territorio. Stiamo parlando di Oliviero Toscani, che nella sua tenuta agricola nel Pisano produce vino di qualità e olio extra vergine di oliva. Botti di legno, ma anche tini d’acciaio, perché - come racconta il produttore siciliano di «vino naturale» Paolo Calì - oggi c’è voglia di vino vero, non pesantemente condizionato dal legno e libero di esprimere la sua complessità allo stato puro. E sempre in tema di personaggi, nell’angolo dedicato al Friuli Venezia Giulia i vini di Joe Bastianich, guru televisivo dell’alta cucina. Insomma di tutto di più. Sipario martedì con un lungo brindisi a base dei migliori Champagne presenti alla rassegna.

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