Il magico museo di Messner in cima a Plan de Corones

Sulla cima di Plan de Corones in questi giorni Reinhold Messner è presenza costante. Il «re degli Ottomila» sta infatti lavorando intensamente per completare l'allestimento del suo nuovo museo, «Corones». Il nuovo satellite del Messner Mountain Museum sarà inaugurato il 23 luglio e verrà aperto al pubblico da venerdì 24. A quota 2.275, in posizione dominante sopra Brunico, Valdaora e San Vigilio di Marebbe, è una nuova, sorprendente e affascinante struttura sotterranea, nell'inconfondibile stile tutto curve della famosissima architetto Zaha Hadid. Dalla terra sbucano solamente l'ingresso e i tre grandi finestroni che sono affacciati sullo spettacolo delle Dolomiti: dalle Odle alla Marmolada, dal Monte Cavallo alle Tofane. Una scelta che è il modo ideale per realizzare la filosofia dell'azione culturale che Messner da due decenni sta portando avanti con la creazione dei suoi musei, che sono il suo «15° Ottomila».
Li ha volutamente realizzati non in città ma inseriti nel panorama delle montagne - della cui cultura essi sono il riassunto - perché «il fuori» si specchi negli interni, dove le emozioni del visitatore sono sollecitate tramite i cimeli della grande storia dell'alpinismo, le opere d'arte e le citazioni dei più famosi scalatori.
I musei sono per Messner l'eredità delle sue esperienze, eredità che lascia anche a coloro che non hanno la possibilità di andare sull'Everest o al Polo Sud per scoprire che l'esperienza più forte non è quella di arrivare in cima, ma quella di sopravvivere per tornare e sognare nuove avventure. Il museo di Plan de Corones, voluto sulla vetta dai proprietari degli impianti di risalita che la servono dalle tre vallate sottostanti, si occupa proprio dell'alpinismo tradizionale, quello che va dagli inizi con la salita del Monte Bianco del 1786 fino a oggi e che ha avuto in Walter Bonatti il suo interprete massimo. Nella realizzazione dell'esposizione, Messner è stato affiancato dalla figlia Magdalena. A quasi 71 anni, il più famoso fra gli alpinisti sta via via affidando proprio a lei la gestione dell'Mmm per dedicarsi a nuovi progetti.

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