«Jihadista» bolzanino espulso: si è tradito sul web

È stata la sua attività di proselitismo su internet a tradire un giovane "jihadista" bolzanino, espulso lo scorso fine settimana dal territorio nazionale. Usman Rayen Khan, pakistano di 23 anni, è uno dei nove allontanati dall'Italia con provvedimento del ministro degli Interni. A Bolzano Khan conduceva una vita assolutamente tranquilla e normale. All'età di 8 anni era arrivato in Alto Adige, dove ha frequentato le scuole di lingua tedesca. Parlava molto bene il tedesco e anche l'italiano e faceva dei lavori temporanei. Ad attirare invece l'attenzione delle forze dell'ordine e finire di conseguenza sulla lista nera del Viminale, è stata la sua attività sui social media.

Usava la bandiera dell'Isis come immagine di copertina del suo profilo Facebook, nel frattempo oscurato, e diffondeva posizioni estremiste. Dopo gli attentati di Parigi avrebbe scritto che l'Isis o al Qaeda non c'entravano, ma che dei musulmani "si sono sentiti provati dalla blasfemia di questi pazzi che continuano a offendere il Profeta con la scusa della libertà di espressione". Il giovane pakistano, lo scorso fine settimana, è stato accompagnato a Malpensa e rimpatriato ad Islamabad.

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