Terence Hill ritorna sulle nostre montagne

«Tra laghi e montagne mi sento a casa. La valle di Braies, in Alto Adige, mi ricorda il cottage che ho costruito in Massachusetts, negli Usa», dice Terence Hill (al secolo Mario Girotti), che ritorna a indossare la divisa del capo squadra del Corpo forestale di San Candido in «Un passo dal cielo 3» , al via su Raiuno in prima serata da giovedì 8 gennaio . In attesa di girare i nuovi episodi di «Don Matteo», l'attore, con le sue 75 primavere, continua a interpretare con vigore il ruolo di Pietro «un personaggio che sento mio: ci uniscono l'amore per la natura e per gli animali». E osserva: «Attraverso le sue vicende parliamo di argomenti come l'ecologia e il rispetto per l'ambiente e mostriamo dei luoghi da favola». La fiction è stata girata tra Brunico, la val Pusteria, Dobbiaco e per le scene di arrampicata le Tre Cime di Lavaredo. Tra le new entry, l'avvenente attrice spagnola Rocio Munoz Morales , fidanzata di Raul Bova.
«Un passo dal cielo» non ricorda un po' «Don Matteo» In quella serie e in questa ci sono casi da risolvere, la piccola comunità, il contrasto con il commissario di polizia..
«Dopo aver fatto tanti film con Bud Spencer , per mia esperienza, so che il pubblico vuole il cambiamento. Ma se si cambia troppo, lo spettatore può rimanere deluso perché aspetta quello che già conosce e apprezza. La somiglianza non è casuale. Il cambiamento, sostanziale, però c'è, ed è grosso perché Pietro, come hanno visto i telespettatori, è un personaggio duro, tosto e i casi trattati sono diversissimi».
Cosa c'è di lei nei personaggi che incarna?
«C'è sempre qualcosa. Soprattutto l'amore per la natura».
Lei ha 75 anni, sale e scende da cavallo, si arrampica sulle montagne. Come fa ad avere un fisico così invidiabile?
«Credo dipenda dai geni della mia famiglia. Comunque da ragazzo ho praticato tanto sport, ginnastica artistica, nuoto e, naturalmente, andavo a cavallo».
Ritiene davvero di avere ancora qualcosa da imparare?
«Sì. Non sono sempre sicuro sul set, e non sento affatto di sapere tutto».
Dopo la divisa della guardia forestale quando tornerà a vestire la tonaca di "Don Matteo"?
«A maggio inizieremo le riprese delle decima serie. Perché mi piace ma, soprattutto, per onorare l'affetto del pubblico che ce lo chiede e che non smette di apprezzare la nostra fiction. Dopo tanti anni che fai l'attore, il tuo mestiere non è più solo tuo, appartiene anche agli altri. E questi altri, gli spettatori, devono avere un peso nelle scelte che fai».

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