Tosi difende l'ordinanza che permette di sparare ai lupi

«Non si tratta di una ordinanza per sparare ai lupi in Lessinia, ma di un documento che, tenendo conto delle crescenti preoccupazioni dei residenti, famiglie ed allevatori delle zone montane del territorio veronese, vuole dare maggiori garanzie di sicurezza alla cittadinanza». Lo ha detto il sindaco di Verona, Flavio Tosi, illustrando la sua ordinanza su «azioni verso gli animali selvatici allo stato brado che determinano pericoli per la sicurezza», che è entrata in vigore dopo la pubblicazione di ieri

«Non si tratta di una ordinanza per sparare ai lupi in Lessinia, ma di un documento che, tenendo conto delle crescenti preoccupazioni dei residenti, famiglie ed allevatori delle zone montane del territorio veronese, vuole dare maggiori garanzie di sicurezza alla cittadinanza». Lo ha detto il sindaco di Verona, Flavio Tosi, illustrando la sua ordinanza su «azioni verso gli animali selvatici allo stato brado che determinano pericoli per la sicurezza», che è entrata in vigore dopo la pubblicazione di ieri.

Un’ordinanza di cui aveva parlato una quindicina di giorni fa e che ha sollevato critiche e annunci di iniziative legali dal mondo animalista e che ieri ha visto anche il Corpo Forestale dello Stato rivolgersi alla procura scaligera. «Per chi vive in città - ha spiegato Tosi - non è facile capire la difficile situazione venutasi a creare con la ricomparsa del lupo in alcune zone del nostro territorio.

Si tratta di un animale predatore, la cui presenza diviene ogni anno più numerosa e che, con i suoi attacchi al bestiame domestico, rappresenta un problema di non facile gestione per gli allevatori». «Il lupo - ha aggiunto - non è scomparso per caso dalle zone urbanizzate, ma perché la sua presenza è incompatibile con quella umana». Secondo Tosi «la soluzione migliore, che abbiamo già chiesto, sarebbe quella di spostare l’animale in aree più idonee e meglio controllate, ma l’istituto nazionale competente non è d’accordo. Pertanto, a garanzia della sicurezza dei cittadini veronesi, è stato redatto un provvedimento che autorizza chiunque, in situazioni di pericolo e di danno grave per sé o per altri, a difendere la propria ed altrui incolumità con l’abbattimento dell’animale selvatico aggressore».

«Nessuno autorizza la caccia ai lupi - ha concluso Tosi - il Comune di Verona riconosce al cittadino la libertà di difendersi in caso di attacchi o di situazioni di pericolo; situazioni che speriamo non si debbano verificare. Chi detiene legittimamente un’arma sa come o dove poterla usare; questo vale per tutte le situazioni non solo in caso di difesa da animali selvatici».

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