Lupo, acceso dibattito sul branco in Lessinia

Se in terra trentina il protagonista del dibattito tra animalisti e amministrazioni è indubbiamente l'orso, oltre il confine con il Veneto a tenere banco è un altro predatore: il lupo. Sabato a Bosco Chiesanuova è stato organizzato un convegno promosso dal Comune e dal Wwf per affrontare la questione della presenza del branco nel Parco della Lessinia. «Alcuni timori vanno ridimensionati e chiariti», è stata la posizione dell'associazione ambientalista che, in terra veneta, deve vedersela con decine di allevatori infuriati perché le loro greggi sono state razziate dalla famigliola formata da Slavc, Giulietta e prole

lupoSe in terra trentina il protagonista del dibattito tra animalisti e amministrazioni è indubbiamente l'orso, oltre il confine con il Veneto a tenere banco è un altro predatore: il lupo.
Sabato a Bosco Chiesanuova è stato organizzato un convegno promosso dal Comune e dal Wwf per affrontare la questione della presenza del branco nel Parco della Lessinia. «Alcuni timori vanno ridimensionati e chiariti», è stata la posizione dell'associazione ambientalista che, in terra veneta, deve vedersela con decine di allevatori infuriati perché le loro greggi sono state razziate dalla famigliola formata da Slavc, Giulietta e prole.
Lo stesso giorno, a Erbezzo, alla fiera del bestiame, i proprietari di pecore e mucche hanno testimoniato i loro problemi di convivenza con il canide e dello stesso avviso sono gli albergatori.
A questa tematica stanno molto attenti anche gli imprenditori e gli allevatori della Sega di Ala. Il branco si sposta in continuazione e sono già stati accertati diversi sconfinamenti in territorio trentino. Durante l'estate non sono mancati gli attacchi alle baite di confine, come quello a malga Podestaria. Di fatto, però, sembra che fino a oggi gli alpeggi trentini non abbiano contato vittime tra le greggi.
Gli avvistamenti degli esemplari di predatori, anche nei paraggi delle case di villeggiatura, non sono mancati, ma finora non ci sono stati grossi problemi di convivenza.
I forestali monitorano in continuazione gli spostamenti del branco, con l'installazione di diverse video trappole per controllare la composizione del gruppo e capire le abitudini degli animali. Nel resto del territorio provinciale in luglio è stata confermata la presenza di almeno un esemplare in alta val Rendena.

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