Primiero, sta arrivando la Disneyland dei cervi

Il Comune di Canal San Bovo prima e la Comunità di Valle hanno deciso di realizzare la Disneyland del cervo all'ingresso di Caoria. L'operazione da 56.387 euro - che comprende, oltre al parco faunistico in questione, anche la valorizzazione del parco fluviale del Vanoi - porterà nel prossimo lustro ad uno zoo per turisti di 25 mila metri quadrati. Dentro potranno pascolare, riprodursi e pure, forse, farsi i fatti propri, la cinquantina di cervi che adesso gira libera per il Primiero

di Nicola Guarnieri - NO

cervi.jpgPRIMIERO - Per gli automobilisti sono un incubo e pure per la Provincia, costretta ogni mese a staccare un assegno per i danni provocati alle macchine dopo improvvisi investimenti sulle strade del Trentino. Per altri, però, sono una risorsa turistica e «ricreativa» da valorizzare ad ogni costo. Ecco quindi che il cervo, l'ungulato dalle corna invidiabili e dal bramito inconfondibile, da animale da padella e caccia diventa in quattro e quattr'otto un «brand» da spendere per attirare visitatori. Così, almeno, la pensano in Primiero dove il Comune di Canal San Bovo prima e la Comunità di Valle dopo hanno deciso di realizzare la Disneyland del cervo all'ingresso di Caoria.
 
L'operazione da 56.387 euro - che comprende, oltre al parco faunistico in questione, anche la valorizzazione del parco fluviale del Vanoi - porterà nel prossimo lustro ad uno zoo per turisti di 25 mila metri quadrati. Dentro potranno pascolare, riprodursi e pure, forse, farsi i fatti propri, la cinquantina di cervi che adesso gira libera per il Primiero. E, soprattutto, dovranno calamitare turisti da ogni angolo del pianeta con relativo bagaglio di indotto. La crisi economica, insomma, si supera investendo sulla Natura e, con l'assenza di fauna e flora nelle superaffollate città mondiali, anche un quadrupede assai diffuso nei nostri boschi diventa attrazione commerciale. La richiesta inoltrata dalla Comunità alla Provincia, d'altro canto, registra proprio questa metamorfosi da bestia a pezzo forte del merchandising (già si possono immaginare i peluche con la scritta «Tanti saluti dal Primiero») e dei «monumenti» acchiappa-turisti.
 
Il progetto ha incontrato delle resistenze ma alla fine si è deciso di realizzarlo. Si tratta di 25 mila metri quadrati di territorio (di cui 4 mila a bosco di ontani e salici ma anche di abete rosso) interamente recintati. Il resto è prato sfruttato attualmente come pascolo dalle pecore in transumanza. Un domani, invece, sarà parco riservato esclusivamente ai cervi che, nelle intenzioni di Comunità e Comuni primierotti, dovrebbe portare in zona frotte di visitatori bramosi di udire i... bramiti e, chiaramente, di ammirare i palchi sulle teste dell'ungulato più diffuso in Trentino. Questa riserva «con finalità turistico-ricreative» sarà ricavata dunque in un'area pianeggiante all'ingresso di Caoria e lungo tutto il perimetro sarà posizionata una recinzione metallica completa di siepe di mascheramento. All'interno sarà creata una pozza per l'abbeveraggio e sarà mantenuto il bosco per garantire, assicura la Provincia, un'adeguata protezione agli animali. Insomma, merce per turisti e relativi obiettivi fotografici va bene ma un po' di privacy deve comunque essere garantita.

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