Impianti low cost, +20% al Brocon

Stazione sciistica di passo Brocon: piccola ma in auge sempre di più. La filosofia è quella del Gruppo Paterno, proprietaria degli impianti e di tutte le strutture di contorno: privilegiare i prezzi contenuti (alla portata di tutte le tasche) senza scadere in qualità. «Siamo cresciuti sempre», argomenta Fabio BrunetEntra e guarda il video Erredi

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di Erredi

 

Stazione sciistica di passo Brocon: piccola ma in auge sempre di più. La filosofia è quella del Gruppo Paterno, proprietaria degli impianti e di tutte le strutture di contorno: privilegiare i prezzi contenuti (alla portata di tutte le tasche) senza scadere in qualità. «Siamo cresciuti sempre», argomenta  Fabio Brunet  caposervizio delle Funivie Logorai, primierotto come la gran parte del personale addetto agli impianti, presente sul passo dal 2008. «Le presenze rispetto allo scorso anno sono salite del 20 per cento», spiega.
La crisi ha spaccato in due i frequentatori della montagna tesina: «I poveri, per così dire, non ci sono più. Abbiamo notato invece presenze che in passato si rivolgevano alle grandi stazioni sciistiche appartenenti alla fascia medio alta », continua Brunet. Nell'ottica di chi, pur facendo girare qualche euro in più nelle tasche, preferisce risparmiare, non rinunciando all'offerta completa: «Il nostro skipass giornaliero costa 23 euro». Ciò a fronte dei 40 euro di località trentine nemmeno tanto distanti.
Ma la spesa contenuta è riservata anche a chi frequenta gli chalet per la ristorazione, il campo scuola e il noleggio dell'attrezzatura. Il bacino d'utenza privilegia il Veneto, soprattutto quello a ridosso del confine con la Valsugana. Le settimane bianche, invece, hanno incontrato i gusti dei vacanzieri da Nord a Sud. Il piatto forte è il fine settimana tipo: trentamila passaggi sugli sci e tremila presenze.
Ma quale sarà il futuro di stazioni sciistiche come questa, chiediamo ancora a Brunet? « Se l'offerta si mantiene competitiva, soprattutto per le famiglie, sicuramente buono. Qui la cifra è tutta nell'avere concentrato lo ski time in una medesima zona. Non è necessario, per esempio, spostarsi di molto per lo snow park e per mangiare. Tutto è a portata di mano. Le piste, anche se non sono tantissime, sono mantenute sempre ad ottimi livelli». Cosa si potrebbe migliorare?: «Nel nostro caso la viabilità. Critica soprattutto dalla località Marande a seguire, fino a confluire nel Primiero. Pochissimi di quella zona vengono in Brocon. Se la strada fosse adeguata sarebbe raggiungibile in mezzora, oggi diversamente occorre il doppio del tempo».
Poi pesa la mancanza cronica di strutture ricettive in Tesino. «I nostri turisti sono soprattutto pendolari. Bisognerebbe non aspettare sempre gli aiuti». È un parafrasare l'immobilismo del Tesino quello di Brunet, che abbisognerebbe ora più che mai dell'iniziativa privata. Gli impianti funzioneranno fino al 6 aprile. Domenica 23 febbraio il sindaco di Castello Tesino emise un'ordinanza per chiudere la strada (stavolta non causa valanghe): la stazione e i parcheggi erano saturi. Ieri, terzultima domenica prima della chiusura, nonostante il sole abbia incominciato a respirare la neve dai pendii della montagna, c'era ancora il pienone.  N.B.

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