Ristorante pro autismo, l'integrazione si fa a cena

Nasce a Villa Lagarina il primo ristorante pro autismo del Trentino, proprio lì dove una volta c'era la trattoria Dal Barba in via Antonio Pesenti. Una struttura rimessa a nuovo dalla cooperativa sociale La Ruota, per ospitare non solo un ristorante aperto a tutti, ma anche una serie di attività sociali indirizzate a persone con disabilità. Dai laboratori culinari, alla pet-therapy, dal giardinaggio alle attività in fattoria. Un ristorante dunque che non vuole escludere nessuno

di Francesca Candioli

Nasce a Villa Lagarina il primo ristorante pro autismo del Trentino, proprio lì dove una volta c'era la trattoria Dal Barba in via Antonio Pesenti. Una struttura rimessa a nuovo dalla cooperativa sociale La Ruota, per ospitare non solo un ristorante aperto a tutti, ma anche una serie di attività sociali indirizzate a persone con disabilità. Dai laboratori culinari, alla pet-therapy, dal giardinaggio alle attività in fattoria. Un ristorante dunque che non vuole escludere nessuno con spazi strutturati e pensati anche a favore di quei soggetti, come i ragazzi autistici, attraverso l'applicazione sulle pareti di simboli Caa (Comunicazione aumentativa alternativa). Simboli speciali selezionati per facilitare l'interazione con persone che hanno delle difficoltà nell'utilizzare i comuni canali comunicativi.
«Ci siamo anche dotati di particolari tovagliette, realizzate apposta per noi dalla start up roveretana Neocogita, con i principali disegni per ordinare un primo piatto, chiedere da bere, o esprimere l'apprezzamento del pasto. Utili anche per imparare ad apparecchiare in quanto sulla tovaglietta sono riportate le posizioni di forchette, piatti e bicchieri» afferma  Rachele Gottardi , la responsabile del progetto. Ed in cucina ci sono loro, circa una trentina di ragazzi, provenienti da varie realtà sociali, come il progetto Perla dell'associazione roveretana Agsat. C'è chi si è specializzato nella creazione e preparazione dei primi piatti (la cucina che si propone è quella tradizionale, dalle tagliatelle agli gnocchi), chi nel servire ai tavoli e chi nell'intrattenimento degli ospiti. Un'equipe di ristoratori che sa il fatto suo, formata e seguita costantemente dai responsabili che però, ricorda, Rachele Gottardi, lasciano liberi i ragazzi affinché questo ristorante diventi il loro ristorante, un po' come una seconda casa. Un modo per permettere anche a chi purtroppo è spesso socialmente emarginato di inserirsi all'interno del mercato del lavoro. Un posto dove rompere le barriere, continua Gottardi, e loro, i diretti protagonisti, Benedetta, Heidi e tutti gli altri, ne sono orgogliosissimi.
«Lo scorso weekend abbiamo ospitato qui la nostra prima cresima. La prima famiglia a sceglierci per un evento così importante. E ci siamo dati tutti da fare», aggiunge la responsabile del progetto. Il ristorante è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 17 (con la possibilità di cenare su richiesta), ed i piatti proposti sono offerti a prezzi modici. Oltre alla cucina, grazie anche alla collaborazione con varie realtà territoriali, all'interno saranno organizzati una serie di laboratori: dalla realizzazione di sciarpe, di candele, a percorsi di giardinaggio sensoriale. Inoltre, continua Rachele Gottardi, offriamo un servizio di accoglienza per tutti i giovani con disabilità che vorranno passare qualche ora con noi e disponiamo pure di una navetta adatta al trasporto di persone su sedia a rotelle. «Ma questo ristorante - conclude - sarà anche un luogo aperto a chi vorrà capirne un po' di più e conoscere da vicino i nostri ragazzi. Un posto dove rompere le barriere, dove tutti mettono un po' del loro». Info: 389.8791844 (Rachele Gottardi, La Ruota).

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