Tv, la transizione al nuovo standard digitale preoccupa le emittenti locali trentine

Le televisioni locali del Trentino sono preoccupate per l’introduzione del nuovo sistema di digitale terrestre Dvb-T2 previsto per la fine del 2021.

Sul tema si è tenuta oggi una videoconferenza sull’informazione organizzata dal Corecom Trentino.

Stefano Cuppi, presidente del Corecom Emilia Romagna, ha reso noto che in Trentino è già stato espletato il bando e incaricata l’azienda che dovrà implementare il servizio tecnico a beneficio delle emittenti locali.

Ci sono ritardi invece a livello statale - ha aggiunto - nella quantificazione degli indennizzi che verranno concessi alle tv private, «chiamate a costi insopportabili per il necessario aggiornamento tecnico».

Le aziende televisive locali hanno chiesto un aiuto della Provincia autonoma per evitare il loro spegnimento.

La nuova tecnologia entrerà ufficialmente e definitivamente in vigore su scala nazionale (con passaggi progressivi delle varie aree del Paese) dal primo luglio 2022. Entro il 30 giugno 2022 i network televisivi dovranno abbandonare completamente l'utilizzo delle frequenze sulla banda dei 700 MHz in modo che siano rese disponibili per la connettività 5G.

In Trentino Alto Adige la fase di conversione è già stata avviata sul fronte dell'adeguamento delle infrastrutture e prevede tappe di progressione di avvicinamento alla scadenza del 2022 durante le quali i canali trasmetteranno via viaq nel nuovo standard.

Nella foto, il canale 100 ora utilizzato come il 200 per consentire agli utenti di verificare se i ricevitori in uso sono già attrezzati per ricevere i futuri segnali Dvb-T2 (se si vede l'avviso vuol dire che la tv è a posto, in caso contrario bisognerà sostituirla o ricorrere a un decoder esterno: per l'acquisto è previsto un bonus statale).

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