«Schiaparelli è arrivata su Marte» Ora si aspettano i segnali

Schiaparelli dovrebbe avere toccato il suolo di Marte, ma non è stato ancora ricevuto a Terra nessun segnale che possa testimoniarlo. Nessuna notizia dal radiotelescopio Gmrt (Giant Metrewave Radio Telescope) che si trova in India, a Pune, e che aveva intercettato il «risveglio» dall’ibernazione del lander protagonista della missione ExoMars, organizzata dalle agenzie spaziali di Europa (Esa) e Russia (Roscosmos).

Nel frattempo anche l’orbiter della missione ExoMars, il Tgo (Trace Gas Orbiter) è «nascosto» da Marte e non è in grado di inviare i segnali che ha registrato durante la discesa.

Entra quindi in gioco la sonda dell’Esa Mars Express, che dall’orbita marziana ha seguito tutte le fasi della discesa di Schiaparelli, fin dall’ingresso nell’orbita di Marte. La posizione della sonda relativamente alla Terra consentirà però di ricevere il segnale nell’arco di un’ora e mezza.

«Siamo arrivati su Marte, ora dobbiamo semplicemente iniziare a parlarci»: a dirlo è Donato Amoroso, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia, l’azienda responsabile della progettazione e costruzione del lander Schiaparelli la cui discesa su Marte si sarebbe conclusa poco prima delle 17.00 ora italiana ma di cui si attende il definitivo segnale di conferma.

«Viviamo con grande trepidazione questi momenti - ha detto Amoroso - perchè sono anni di lavoro e la missione è davvero complessa, al limite delle conoscenze tecnologiche». Commentando i primi dati in arrivo Amoroso ha aggiunto che «siamo attivati, ora dobbiamo solo iniziare a dialogare con il lander, stabilire un ponte».

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