Google annuncia «Allo» che sfiderà Whatsapp

Una chat «intelligente» e segreta per sfidare WhatsApp, Messenger e Snapchat, l’app preferita dai giovanissimi. Si chiama Allo e la lancia Google alla conferenza per gli sviluppatori a Mountain View. Il servizio integra anche le videochiamate con l’altra app abbinata, che si chiama Duo.

Entrambe le applicazioni arrivano nel corso dell’estate sia su piattaforma Android sia su iOS.
Allo prevede anche la modalità «Incognito» che rende le chat criptate, ma offre anche notifiche private e la possibilità di chat «usa e getta», come appunto su Snapchat o Telegram. Allo prevede risposte «smart»: Google le suggerirà in base al contesto. «Più si usa Allo e più le risposte saranno personalizzate», ha spiegato Big G durante la presentazione.

Le risposte «smart» funzionano anche con le foto: Google le riconoscerà e offrirà all’utente ipotesi di risposte basate sull’immagine. Infine, sulla chat si potranno anche guardare i video da YouTube.

E Google sfida anche Uber. In un colpo alla partnership siglata con l’app per servizi di auto con conducente, Mountain View consente ai clienti dell’app per la navigazione Waze di accedere a servizi per la condivisione di corse in auto, il car-pooling.

Lo riporta il Wall Street Journal. Il programma pilota parte da San Francisco, con Google che consente ad alcuni migliaia di lavoratori di condividere la corsa in auto per e da il luogo di lavoro e pagare inizialmente 54 cent per ogni 1,6 chilometri al guidatore.

Google e Uber sono alleate dal 2013, con Google Ventures che ha investito 250 milioni di dollari in Uber.

Ma il rapporto è teso, con Uber che sta sviluppando un proprio sistema di mappe e la propria tecnologia per le auto senza guidatore, in diretta competizione con Google.

Il programma di Google segue l’investimento da un miliardo di dollari di Apple in Didi, la rivale cinese di Uber e quello di General Motors da 500 milioni di dollari in Lyft, l’altra concorrente di Uber. Google ha iniziato a testare Waze Rider nel 2015 in Israele, dove ora è usata da migliaia di persone.

Google mette però in evidenza che il programma è attualmente nella fase di test dato l’interesse dei consumatori e che, in ogni caso, che il servizio prevede due corse al giorno, da e verso l’ufficio, e quindi gli autisti non avranno la possibilità di guadagnare al momento uno stipendio.

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