'appello del campione: «Smartphone via quando state guidando»

di Stefano Piffer

«L'incidente e il rischio sono sempre dietro l'angolo. Anch'io due settimane fa mentre ero in bicicletta ho sfondato con la testa il lunotto posteriore di un'auto ed ero praticamente fermo a uno stop. L'imprevisto è sempre in agguato». A parlare non è uno sprovveduto atleta della domenica, ma Renato Travaglia , popolare driver di Cavedine da sempre impegnato nella promozione della guida sicura. Tema quanto mai attuale visto che la scorsa settimana le forze dell'ordine hanno multato undici persone per aver armeggiato disinvoltamente con il cellulare mentre erano al volante. «A volte si sottovaluta questo rischio - commenta Travaglia - Il moderno smartphone è diventato un oggetto troppo impegnativo da usare in macchina. Con i vari social, sei costretto a guardare uno schermo che è piccolo e che ruba attenzione. Si distoglie l'occhio dalla strada e non si calcola che un solo secondo può rubare metri e metri di spazio di frenata. Pochi comprendono il rischio di un sms o della pubblicazione di un post mentre si è al volante».

Una volta c'era «solo» la telefonata. Adesso si scattano addirittura i selfie. 

«La telefonata era già pericolosa di suo, ma poteva essere equiparata alla distrazione di una sigaretta. Almeno si guarda la strada. Adesso distogliendo fisicamente la vista i problemi si moltiplicano, anche perché il traffico è in continuo aumento».

C'è chi dice: allora vietiamo anche l'autoradio e, appunto, il fumo. 

«Sul fronte autoradio, le macchine moderne hanno tutte i comandi al volante. L'ideale sarebbe non avere nulla di distraente in macchina, ma visto che non è possibile, evitiamo almeno i comportamenti più pericolosi».

Cosa fare per prevenire? 

«Io ho sempre detto che renderei obbligatoria, quando si consegue la patente, la frequentazione di almeno un giorno di guida sicura. Al di là dei costi che oggi sono molto più abbordabili, eviterebbero tanti incidenti che comporterebbero maggiore esborso di denaro. E lo consiglio anche agli adulti: se avete la possibilità, fatelo».

Se si viene beccati al telefonino, le multe sono salate (161 euro e taglio di 5 punti della patente). Eppure le persone non si lasciano scoraggiare.

«Bene fanno le forze dell'ordine a multare. La polizia è un ottimo deterrente. Ci fossero più pattuglie, ma non quelle armate con telelaser a tradimento, la gente forse diventerebbe più responsabile. Tutti pensano, quando leggono di morti sulle strade: tanto non è capitato a me. Eppure il rischio è sempre lì. Il mio incidente in bicicletta, del resto, è eloquente».

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