Gli scout dopo l'orrore in Francia: educare all'umanità

Non è l'essere uguali che arricchisce, ma la scoperta dell'altro diverso da sé, che è un dono, la speranza di vita nuova. Per questo è «difficile trovare parole adatte per dare spiegazione di fatti tanto gravi quanto incomprendibili e ingiustificabili», come l'assalto al giornale satirico parigino di mercoledì 7 gennaio. Lo sostengono Agesci (associazione guide e scout cattolici italiani - Comitato di zona e regione Trentino Alto Adige), Masci (Movimento adulti scout cattolici italiani - regione Trentino Alto Adige), Sp (Südtiroler Pfadfinderschaft - scout cattolici di lingua tedesca), Fse (Federazione Scout d'Europa), Cngei (Corpo nazionale giovani esploratrici ed esploratori italiani della regione), Asmi (associazione scout mussulmani italiani - Trento) che hanno diffuso in rete un appello sulla scia dei tragici fatti francesi.

«Le forme di terrorismo si stanno trasformando, attaccando in modo imprevedibile e asimmetrico - si legge - siamo tutti impreparati a comprendere prima ancora che a prevenire o curare simili devastanti aggressioni al corpo sociale. Se qualcuno volesse tentare una lettura di questi "segni dei tempi", forse si dovrebbe risalire alle origini delle persone che hanno compiuto quelle azioni criminali: è quindi probabilmente ancora l'educazione, gli esempi e i valori che hanno formato e nutrito persone, gruppi, comunità isolate o meno, e che hanno sviluppato un distorto concetto di "umanità"».

Rifacendosi ai princìpi del rispetto prioritario della persona e della fraternità umana diffusi dal fondatore dello scautismo Robert Baden-Powell, le associazioni scout presenti nella regione (di ispirazione cristiana, cattolica, laica e mussulmana) sostengono «il valore essenziale di educare le nuove generazioni alla scoperta arricchente dell'altro, nel rispetto e anzi nella valorizzazione delle diverse culture, etnie, lingue e religioni». «Perché la diversità arricchisce - viene evidenziato - e il rispetto della persona umana ne è il frutto e il presupposto più prezioso, che si impara a coltivare fin da piccoli nei nostri gruppi scout».

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