Rovereto capitale dei cartografi web

Il popolo dei mappatori per passione sta per sbarcare a Rovereto. Sarà infatti la sala al piano inferiore dell'Urban Center ad ospitare dal 4 al 6 ottobre la quinta edizione di «Osmit 2013», conferenza annuale di Openstreetmap Italia. Un appuntamento, per la città della Quercia, ancor più notevole per il fatto che per la prima volta l'Osmit sarà realizzato in collaborazione con Wikimeda Italia, «filiale» italiana della Wikimedia Foundation, la fondazione no-profit che mantiene l'enciclopedia online Wikipedia

di Matthias Pfaender

Il popolo dei mappatori per passione sta per sbarcare a Rovereto. Sarà infatti la sala al piano inferiore dell'Urban Center ad ospitare dal 4 al 6 ottobre la quinta edizione di «Osmit 2013», conferenza annuale di Openstreetmap Italia. Un appuntamento, per la città della Quercia, ancor più notevole per il fatto che per la prima volta l'Osmit sarà realizzato in collaborazione con Wikimeda Italia, «filiale» italiana della Wikimedia Foundation, la fondazione no-profit che mantiene l'enciclopedia online Wikipedia.
Bene. Ma cos'è Openstreetmap? In poche parole, è un progetto internazione che coinvolge migliaia di «mappatori». Realtà nata nel 2004 con uno scopo tanto alto quanto romantico: creare una mappa libera del mondo. Utilizzando, nell'impresa, quanto di meglio la tecnologia possa mettere a loro disposizione. Il principio è simile a quanto accade appunto con Wikipedia: chiunque può contribuire. «Noi raccogliamo a livello globale dati di strade, ferrovie, fiumi, foreste, edifici e tutto ciò che normalmente si vede su delle mappe - spiegano dal openstreetmap.org, organo ufficiale di comunicazione del gruppo -. Poiché rileviamo i dati noi stessi e non copiamo da mappe esistenti, manteniamo anche tutti i diritti. Chiunque può utilizzare i dati di OpenStreetMap a qualsiasi scopo e senza costi di licenza».
Dopo il «come», legittima, a questo punto, la domanda circa il «perché» di una simile impresa. «Ad oggi è difficile ottenere geoinformazioni gratuitamente. Chi ha bisogno di una mappa per la sua homepage o un'opera stampata lo può fare soltanto comprandosi una licenza d'uso (eventualmente molto cara) per cartografia proprietaria. Assimilabile è la situazione per insegnamento e ricerca. Chi per la sua lezione ha bisogno di una mappa della circoscrizione elettorale o di qualcosa di simile, spesso si trova costretto a dover pagare per l'utilizzo di dati proprietari, oppure si ritrova legalmente in una zona grigia. Quando si compra un navigatore una parte significante del prezzo è per le mappe digitali fornite con esso. Spesso si scopre solo dopo l'acquisto che il materiale era incompleto e superato. OpenStreetMap interrompe la dipendenza da fornitori di dati proprietari e contrappone al puro consumo un'attività creativa. Tramite la collaborazione dei membri della comunità si crea un database di geodati liberi e disponibile globalmente a tutte le persone».
Il rapporto del Trentino con i «mapper» non è una novità. Tanto che ad oggi i primi due articoli del blog.openstreetmap.it riportano due iniziative di «mappatura» che hanno avuto luogo nella nostra Provincia: la mappatura completa, operata dalle sezioni Sat di Daone, Pieve di Bono e Storo, del paese di Daone (strade, esercizi commerciali, fontane ecc), circa 15 strade forestali, torrenti e toponomi della valle e del nuovo quartiere delle Albere a Trento.

comments powered by Disqus