Sass Maor, cede un pezzo di Dolomiti

Le Dolomiti hanno perso una altro pezzo. Un imponente cuneo roccioso si è staccato dalla base del Sass Maor (foto d'archivio), nel gruppo delle Pale, in Primiero. Il distaccamento è avvenuto due giorni fa, ma solo ieri ci si è potuti rendere conto delle dimensioni dello smottamento, che secondo una prima stima è di circa 150 metri per 300 metri. La massa di sassi e roccia è franata dal piede del massiccio fino al sentiero dei Cacciatori, e poi giù fino all'attraversamento del torrente Pradidali. Cancellate gran parte di tre vie: la Supermatita, la Masada e la Direttissima

di Leonardo Pontalti

PRIMIERO - Le Dolomiti perdono un altro pezzo. Un consistente cuneo roccioso si è staccato dalla base del Sass Maor, nel gruppo delle Pale.
Il distaccamento è avvenuto due giorni fa, ma solo ieri - a causa del maltempo che imperversava in zona al momento della frana - ci si è potuti effettivamente rendere conto delle dimensioni dello smottamento.
«In verità - spiega Giampaolo Depaoli , storica guida alpina primierotta e gestore con i familiari del «Cant del Gal» e della «Ritonda» in val Canali - qualcosa avevamo sentito. Io stesso, ma anche alcuni cacciatori che erano in zona, avevamo sentito un boato sordo e prolungato, come di un aereo a bassa quota. Un grande frastuono, senza dubbio. Era mattino, saranno state le 8.15, ma c'era una nebbia fitta e nessuno si è reso conto di cosa stesse davvero succedendo».
Cosa che invece è stato possibile fare ieri: il fronte del cedimento sarà a occhio di 150 metri per 300, alla base del Sass Maor. La massa di sassi e roccia è franata dal piede del massiccio fino al sentiero dei Cacciatori, e poi giù fino all'attraversamento del torrente Pradidali.
La frana ha cancellato anche gran parte di tre vie tra le più amate e frequentate del Maor: «Sicuramente della base della Supermatita è rimasto poco - spiega ancora Depaoli - la aprì Manolo. E poi senza dubbio anche la Masada (tra le più recenti, aperta quest'estate da Marco Canteri, Samuele Scalet e Davide Depaoli ma già apprezzatissima, ndr), e la Direttissima. Tutte vie importanti, tra l'altro di gran classe. Un vero peccato».

 

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