L’ex presidente della Fifa: «Dio mi ha abbandonato»

L’ex «re della Fifa»e la tesi del complotto americano: «Se i Mondiali del 2022 fossero andati agli Stati Uniti tutto questo non sarebbe successo, perché gli americani non avrebbero avuto motivo di attaccare la Fifa»

Riflessioni da Golgota per Joseph Blatter. Non si sente crocifisso, ma quasi, il presidente uscente della Fifa. «Il 27 maggio scorso, quando la polizia ha effettuato quegli arresti a Zurigo, mi sono sentito come se Dio mi avesse abbandonato. È stato il punto di non ritorno della mia vita». Intervistato dal quotidiano sportivo francese L’Equipe, Blatter - sospeso per 6 anni dal comitato etico -  parla di come stia vivendo gli scandali che hanno travolto i vertici dell’ente calcistico mondiale.

«Quando succede una cosa come questa è davvero terribile. Sentivo che tutto stava crollando e in un primo momento mi sono sentito molto nervoso. Poi è subentrata una grande tristezza. Tutto ciò mi ha scioccato e ricordo che quel giorno, quando arrivai in ufficio, qualcuno mi disse che sarei stato il prossimo».

Ma ha mai temuto di essere arrestato? «Non vedo perché avrebbero dovuto farlo - è la risposta del dirigente svizzero - ma ammetto che ho avuto paura. Questo tipo di cose viene fatto per spaventare le persone. È incredibile quello che è successo ed è stato uno dei periodi più difficili della mia vita».

Di una cosa Blatter è certo: «Se i Mondiali del 2022 fossero andati agli Stati Uniti - dice - tutto questo non sarebbe successo, perché gli americani non avrebbero avuto motivo di attaccare la Fifa. Avrebbero avuto il loro Mondiale e io avrei potuto tranquillamente portare a termine gli ultimi quattro anni del mio mandato».

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