Ciclismo / L’impresa

Vittoria da leggenda al Giro d’Italia per il roveretano Davide Bais: trionfa dopo una fuga di 218 km

Il primo arrivo in salita della corsa rosa ha visto il corridore trentino della Eolo-Kometa, alla prima vittoria tra i professionisti, avere la meglio negli ultimi 150 metri dei compagni d'avventura di giornata, il ceco Karel Vacek (Team Corratec-Selle Italia) e l'altro azzurro Simone Petilli (Intermarché-Circus-Wanty)

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ROMADavide Bais (Eolo Kometa) ha vinto la settima tappa del Giro d'Italia, da Capua a Campo Imperatore di 218 chilometri. Secondo posto per Karel Vacek (Corratec), terzo Simone Petilli (Intermarché Circus Wanty). I tre sono stati in fuga per praticamente tutta la tappa.

Davide Bais si è imposto in fuga nella settima tappa del Giro d'Italia, la Capua-Gran Sasso d'Italia (Campo Imperatore), di 218 chilometri. Il primo arrivo in salita della corsa rosa ha visto il corridore italiano della Eolo-Kometa, alla prima vittoria tra i professionisti, avere la meglio negli ultimi 150 metri dei compagni d'avventura di giornata, il ceco Karel Vacek (Team Corratec-Selle Italia) e l'altro azzurro Simone Petilli (Intermarché-Circus-Wanty).

Nessun attacco, invece, tra gli uomini di classifica, con il belga e campione del mondo Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step) che ha regolato il drappello della maglia rosa, che resta così sulle spalle del norvegese Andreas Leknessund (Team DSM). Domani l'ottava tappa, la Terni-Fossombrone di 207 chilometri. 

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