Sport / La storia

Il bomber Marco Osti dal Calisio in volo per gli Stati Uniti: studio e calcio

Il 24enne di Villazzano, dopo la laurea triennale in economia e management ottenuta a Trento, ha scelto Memphis per un master in ambito economico-finanziario, oltre che per giocare a calcio. «Potrei rimanerci un paio di anni, durante i quali giocherò nella squadra legata al college»

MARTIGNANO. Dopo 9 gol siglati nel girone d'andata, Marco Osti saluta il Calisio.

La destinazione? Non le categorie superiori, dove il capoccannoniere del girone B di Prima ha già militato con le maglie di Levico Terme e ViPo, ma gli Stati Uniti.

Sì, perché il 24enne di Villazzano, dopo la laurea triennale in economia e management ottenuta a Trento, ha scelto Memphis per un master in ambito economico-finanziario, oltre che per giocare a calcio.

«Quello che loro chiamano master - spiega Osti - in realtà è una sorta di laurea magistrale.

Insomma potrei metterci un paio di anni, durante i quali giocherò nella squadra legata al college, questo grazie all'ex Trento Alberto Pangrazzi che ora è a New York e che mi ha dato qualche dritta in questo senso. Mi aspetto una bella avventura, che mi potrà formare molto a livello personale».

Come ha affrontato il girone d'andata sapendo che non avrebbe potuto completare l'opera

«Diciamo che il pensiero di iniziare è stato difficile, poi una volta nello spogliatoio mi sono sentito parte di un grande gruppo, un giusto mix tra giovani e elementi di esperienza».

In casa della capolista Calisio la strada per la storica Promozione è tracciata?

«Siamo tutti consci dei nostri mezzi ma nel ritorno sarà vietato deconcentrarsi, insomma non bisognerà pensare di essere vicini al traguardo, anche se abbiamo tutte le potenzialità per centrarlo».

Continua a parlare in prima persona...

«Eh sì, mi sento parte della squadra e in fondo mi dispiace lasciare il mio compito a metà».

Come ha trovato la Prima Categoria?

«Al Calisio ho trovato ben poco di Prima sia come compagni, sia come staff. Per il resto ho conosciuto un calcio un po' diverso, ma comunque impegnativo».

Quali sarà l'avversaria principale dei suoi compagni?

«Sicuramente la Stivo: contro di noi meritava almeno un pari».

Una nota positiva del Calisio sono i giovani.

«Tra noi e le altre la più grande differenza è stata proprio l'avere questi ragazzi che spesso sono riusciti a rubare il posto agli elementi più esperti, e senza regola degli under a tutelarli».

Al ritorno dagli States tornerà quindi in grigiorosso?

«Innanzitutto mi auguro che al mio ritorno il Calisio sia in Promozione! Ho ottimi rapporti con tutta la società, dal presidente ai compagni di squadra, passando dal ds Mazza e da mister Baldo. Chissà...». A. Z.

[nelle foto, in alto, la festa di saluto nello spogliatoio; un primo piano e Osti mentre va in gol]

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