Oggi alle 16 Uruguay - Francia Cavani ancora in dubbio

La Francia ha vinto solo uno degli otto precedenti contro l'Uruguay, perdendo nella sfida più recente (1-0), che risale al giugno 2013. Didier Deschamps, oggi all'81ª presenza sulla panchina della Nazionale transalpina, sarà chiamato a invertire la tendenza: per lui si tratta di una specie di ritorno al passato, visto che esordì da commissario tecnico nell'agosto 2012, proprio contro la Celeste, anche allora guidata da Tabarez. Corsi e ricorsi storici, che rendono il quarto di finale mondiale a Nizhny Novgorod una partita dai contorni suggestivi. Se a questo si aggiunge che la Francia è imbattuta nelle ultime nove sfide disputate contro formazioni sudamericane, allora il quadro è completo e diventa più indecifrabile. Deschamps, per piegare la migliore difesa del torneo (un solo gol subito), si affiderà ad Antoine Griezmann e Kylian Mbappè: il primo, grande tifoso del Penarol Montevideo, ha segnato sei gol nelle ultime cinque presenze collezionate durante la fase a eliminazione diretta di grandi tornei per nazioni; Mbappè, che adesso si capisce perchè il PSG un anno fa lo volle a tutti i costi dal Monaco, pagandolo 180 milioni, è a tre reti in Russia, messe a segno in cinque tiri. Solo Pelè, a Svezia ?58 (sei reti), fece meglio di lui da Under 20. Numeri a parte, l'Uruguay non fa dormire sonni tranquilli, nè a Deschamps e neppure ai francesi. «Possiamo definirci una squadra competitiva perchè, in ogni importante competizione per Nazionali, noi riusciamo sempre ad approdare alla fase a eliminazione diretta - ha ammesso Didier Deschamps -. Nel 2014 siamo usciti per mano della Germania, che invece abbiamo eliminato all'Europeo di due anni fa in semifinale. Quello, però, era un altro avversario. L'Uruguay è una squadra sudamericana, molto difficile da affrontare, ci troveremo di fronte avversari solidi e aggressivi. L'Uruguay non è l'Argentina, per noi le difficoltà aumenteranno, anche in relazione alle ambizioni dei nostri avversari».

La Francia, per sperare nella qualificazione al turno successivo, si affiderà allo stesso schieramento che ha stroncato le ambizioni dell'Argentina negli ottavi, fatta eccezione per Matuidi, squalificato: davanti al portiere Lloris giocheranno Pavard, Varane, Umtiti e Lucas Hernandez (da destra a sinistra) in difesa; Tolisso, Kantè e Pogba a centrocampo; Mbappè, Giroud, Griezmann in avanti.
Edinson Cavani migliora ma la sua presenza oggi contro la Francia nel quarto di finale di Nizhny Novgorod è sempre più in dubbio. Il Matador, infortunatosi al polpaccio nel corso del match di sabato contro il Portogallo, si è allenato a parte, e nei 15 minuti di seduta aperta alla stampa ha fatto qualche corsa ma non ad alta intensità, prima di scambiare alcuni passaggi con un componente dello staff della Celeste. Secondo i media uruguaiani il forfait di Cavani è molto probabile: al suo posto, per giocare al fianco di Luis Suarez, è pronto Christian Stuani.

«È triste per un giocatore farsi male durante la fase finale dei Mondiali. Cavani è un giocatore essenziale per noi e, da allora si è fermato, ha cominciato a lavorare per tornare a mia disposizione, e ha raddoppiato i suoi sforzi e i suoi sogni. Penso che abbiamo dato abbastanza informazioni sulle sue condizioni, attraverso i comunicati stampa: ci sono state molte voci su di lui; tutti ci fanno domande, non voglio dare ulteriori informazioni». Così Oscar Washington Tabarez , commissario tecnico dell'Uruguay, sollecitato dai giornalisti in conferenza stampa a Nizhny Novgorod, ha parlato delle condizioni di Edinson Cavani, bomber della Celeste, molto atteso nel quarto di finale contro la Francia e che ieri si è allenato a parte. «Non facciamo pretattica - aggiunge - pensiamo solo a vincere, ma io non ricevo tutte le informazioni sulle condizioni dei giocatori francesi. Domani (oggi, ndr) vedremo se ci sarà».

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