A Trento due nazionali di sitting volley

«Per me il sitting volley è passione, agonismo e benessere. Invito i più giovani a venire a vederci agli allenamenti e alla partita». Trasmette tutta la sua passione Nadia Bala, 28enne di Rovigo, ex atleta azzurra ed ora ambasciatrice del sitting volley, la pallavolo da seduti, nel nostro paese. Le nazionali di sitting volley di Italia e Slovenia, già da ieri, sono a Trento per sostenere uno stage di quattro giorni. Domenica 11 febbraio si concluderà lo stage con l’amichevole fra Italia e Slovenia in programma al PalaTrento alle ore 15, prima della partita di SuperLega fra Diatec Trentino e Wixo Piacenza. Nella giornata di ieri, a Palazzo Geremia, in via Belenzani nel cuore antico di Trento, è stato presentato ufficialmente lo stage delle due nazionali.

Nadia, durante il periodo dello stage, sarà presente a Trento per portare il sitting volley nelle scuole, incontrando i ragazzi di alcuni istituti scolastici di Trento. L’ex atleta ha aggiunto: «Mi sono ritrovata con la disabilità a 25 anni, è stato un inferno. Lo sport mi ha aiutato molto e non c’è nulla di male nel chiedere aiuto agli altri. Divulgare questo sport è estremamente importante, possono giocarci tutte le persone con una disabilità fisica. Mi piace sempre quando vedo le persone commuoversi per queste immagini – ha raccontato l’atleta azzurra paralimpica Nadia Bala – perché capiamo tutti che la disabilità non è un mondo lontano. Sono davvero molto contenta di avere l’occasione di incontrare gli studenti in questi giorni qui a Trento. Perché troppo spesso si criticano queste nuove generazioni, gli si accusa di non avere valori, di essere sempre attaccati al cellulare... Ma non è così, i giovani bisogna ascoltarli e sostenerli».



L’assessore Tiziano Uez ha spiegato: «Nella nostra città ci sono due nazionali importanti come quella italiana e quella slovena per quattro giorni. Nella nostra provincia continuiamo a promuovere grandi eventi». Massimo Dalfovo, presidente della Fipav del Trentino, ha voluto sottolineare: «Volevamo portare in Trentino il sitting volley per renderlo visibile a più persone possibili, e ci siamo riusciti. C’è un gran lavoro dietro e vogliamo far capire a tutti che si può conciliare studio e sport, per tutti quanti. Entreremo nelle scuole in questi giorni, portando la testimonianza di Nadia».

Paola Mora, presidente del comitato provinciale Trento del Coni, ha concluso: «Queste ragazze, ma non solo, dimostrano potenzialità superiori rispetto a quelle che mettiamo in campo noi tutti i giorni. Vogliamo sottolineare come lo sport possa essere l’apertura a nuove sfide». C’è anche una ventata di Trentino nella nazionale italiana femminile di sitting volley, con la schiacciatrice trentina Francesca Bosio. Francesca, classe 1994, è cresciuta nelle giovanili dell’Argentario Pallavolo, ha poi militato in serie C, con le maglie di Lavis, Alta Valsugana Volley ed ora Sopramonte.

La schiacciatrice trentina, con la nazionale di sitting volley, ha già disputato le qualificazioni alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016 e gli Europei 2017. Queste le 12 atlete convocate dal ct Amauri Ribeiro, campione olimpico a Barcellona 1992, per l’appuntamento trentino: Giulia Aringhieri, Raffaella Battaglia, Giulia Bellandi, Silvia Biasi, Francesca Bosio, Eva Ceccatelli, Sara Cirelli, Sara Desini, Michela Magnani, Erika Novarria, Roberta Pedrelli, Alessandra Vitale.

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