Olimpiadi invernali, per la pace c'è il murales di «tregua olimpica»

I Giochi come ponti di pace «per costruire un mondo migliore». A Quattro giorni dalla cerimonia inaugurale delle Olimpiadi invernali di PyeongChang, in Corea del Sud, sono stati inaugurati nei due villaggi (sulla costa e sui monti) i murales della tregua olimpica, progettati per «cambiare la percezione del muro da negativo in positivo, rafforzando il messaggio di pace e condivisione» che questa edizione della rassegna a cinque cerchi vuole veicolare.

Il murale è lungo sette metri e alto tre e verrà autografato con nomi o messaggi di pace da parte degli atleti. Quindi saranno trasferiti uno all’Olympic Plaza di PyeongChang e l’altro al Parco olimpico di Gangneung. Una parte del muro forma un ponte «per rompere le barriere e costruire ponti di pace» spiega il comitato organizzatore.


Alla cerimonia ha partecipato anche il presidente del Cio, Thomas Bach e quello di PyeongChang2018, Lee Hee-beom, il ministro della cultura e un rappresentante dell’Alto commissariato delle nazioni unite per i rifugiati. «Il murale serve a costruire ponti in questo mondo così fragile, è un grande messaggio» le parole di Bach. «Questi sono Giochi di pace - ha detto Lee - L’inaugurazione del murale della tregua olimpica deve essere un simbolo fisico del messaggio di pace che porta in sè e dell’unione di tutti attraverso lo sport».

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